Cose di Case: Kawasaki rinnova KX250 e KX450

Cose di Case: Kawasaki rinnova KX250 e KX450

Le novità tecniche le rendono più facili e veloci, ma contro la KTM serve altro

11.07.2021 ( Aggiornata il 11.07.2021 13:45 )

Nell’off-road ormai, esiste il Gruppo KTM, che lotta contro il resto del Mondo. Scritta così, sembra che io stia per analizzare le formazioni di una partita di calcio: da un lato una squadra nazionale e dall’altra tanti campioni, insieme soltanto per una volta. In realtà parlo di motociclismo, o meglio, di ciò che è accaduto negli ultimi anni nel Fuoristrada. È doveroso ricordare che le moto da Cross sono degli attrezzi ginnici, degli strumenti per gareggiare o comunque dei mezzi attraverso i quali praticare uno sport estremo. Pertanto, il design è importante ma è la tecnica a farla da padrona. Per questo motivo, le moto da Cross sono sempre state proposte mettendo l’accento sulle migliorie del motore, della ciclistica, dei freni; sull’aumento della potenza e dell’elettronica e sulla riduzione del peso.

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All'avanguardia, ma...


I Costruttori giapponesi utilizzano ancora questa strategia di marketing, abbinandola ai successi sportivi ottenuti dai loro piloti professionisti. Nel caso specifico, vorrei parlare della Kawasaki, che ha rinnovato le KX. Sulla 250, ci sono le valvole azionate tramite bilancieri a dito, la frizione idraulica simile a quella della KX450, da cui deriva anche il layout del telaio. Le altre novità sono: le molle delle valvole più resistenti e la fasatura di scarico rivista. Meno novità, sulla KX450. Le principali sono: un trattamento sul mantello del pistone per ridurre l’attrito e, sulla frizione, le molle a disco conico (che sostituiscono quelle elicoidali), necessarie per azionare il comando al manubrio con minore sforzo.

Se a tutto questo aggiungiamo le ottime prestazioni di Romain Febvre nella MXGP, possiamo davvero dire che alla Kawasaki non manca davvero nulla; la KX250 e la KX450 sono tecnicamente all’avanguardia, lottano per le posizioni di vertice nelle più importanti competizioni internazionali e sono anche belle. Almeno, a me piacciono. Però, nei campionati nazionali e nelle piste da Cross dominano il colore arancione delle KTM, le stilose grafiche delle Husqvarna e si inizia a vedere il rosso delle GASGAS. Perché? Il merito è stato spesso assegnato alle eccezionali prestazioni della 125 2T prima e della 250 4T ma credo ci sia dell’altro. Il Gruppo KTM ha cambiato il modo di proporre e vendere le moto da Cross e da Enduro, fidelizzando dei clienti che prima non erano attratti da un brand ma dalle prestazioni, che restano determinanti ma non sono più l’unico motivo che spinge l’utente all’acquisto. Le Case giapponesi devono cambiare mentalità, per restare competitive.

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