Buon Compleanno Freddie Spencer, l'ultimo "eroe doppio" del Motomondiale

Buon Compleanno Freddie Spencer, l'ultimo "eroe doppio" del Motomondiale

Festeggia oggi le 60 primavere il pilota che nel 1985 si laureò campione in 250 e 500: nessuno riuscì a ripetere quella impresa storica 

20.12.2021 ( Aggiornata il 20.12.2021 10:40 )

Per noi è sempre piacere celebrare un compleanno, facendolo a modo nostro: l'articolo dedicato di oggi parla di Freddie Spencer, nato a Shreveport il 20 dicembre 1961. L'americano spegne oggi 60 candeline, sicché è bello ricordarne le sue imprese motociclistiche, in particolare modo se parliamo del 1985.

Doppietta iridata: l'ultima del Motomondiale


Già titolato in 500 nel 1983, Freddie provò - e ci riuscì - il doppio colpo due anni dopo. Come potete vedere nella foto di copertina, le Honda di Spencer godevano di tre grandi lettere stampate sulle carene. HRC, ovvero, il reparto corse più potente del mondo.

L'idea dei vertici giapponesi era chiara: vincere in due classi, contemporaneamente. Si poteva fare, ma occorreva mettere in sella alla 250 e alla mezzo litro la persona giusta. Perché non schierare "The Fast" in entrambe le categorie? Massì, lui aveva il talento utile a cogliere qualsiasi traguardo.

Immaginate i suoi weekend: quando finiva il turno con una moto, doveva saltare sull'altra. Ritarando stile di guida - rimasto tuttavia simile - linee, comportamento delle gomme e atteggiamento dei rivali. Poi, c'erano briefing e debriefing tecnici. Ah già: l'americano correva due Gran Premi a domenica, spesso festeggiando due volte: la 1985 resta l'ultima stagione in cui un nome si impose in due classifiche. 

Impresa irripetibile


Se ci avete fatto caso, non vi abbiamo provocato con titoli e sommari del tipo "Qualcuno riuscirà a ripetere le gesta di Spencer, conquistando due titoli in una sola stagione?" Abbiamo evitato perché, salvo essere (piacevolmente, nel caso) smentiti, nessuno ce la farà.

Oggi il motociclismo è da considerarsi più facile o difficile rispetto a quello dell'epoca? Qui dipende dai punti di visti ma, comunque, non esiste una risposta definitiva. Rimane certo un fatto: il professionismo ha esasperato ogni cosa, e il numero di appuntamenti iridati appare, a volte, esagerato.

Capita di vedere piloti correre in due classi, però in periodi differiti. Per esempio, Dominique Aegerter ha gareggiato in Supersport e MotoE, tuttavia alternando i weekend, addirittura dovendo scegliere se andare a Barcellona con la Yamaha o a Misano sulla Energica. Lo svizzero ha sfiorato ce l'ha fatta in 600 la doppietta, impensabile se cercata nello stesso paddock. Stress, moto, impegni e - magari - gli sponsor impedirebbero a qualsiasi nome di richiamarsi Freddie Spencer.

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