MotoVip, Gerhard Kerschbaumer: “MTB e moto, quante similitudini”

MotoVip, Gerhard Kerschbaumer: “MTB e moto, quante similitudini”© Michal Cerveny, Internazionali d'Italia Series, Michele Mondini

"Ho sempre seguito Cairoli ma sono appassionato di Hard Enduro. Con le Mountain Bike, come nel Cross, bisogna spingere al limite"

Federico Porrozzi - Francesco Allevato

03.09.2022 ( Aggiornata il 03.09.2022 13:06 )

L'amore per le moto


Hai preso il testimone della MTB italiana anni fa da Marco Aurelio Fontana, appassionato motociclista. Anche il tuo collega Luca Braidot si diverte in moto e tu fai lo stesso… perché i Mountain Biker amano le moto?

“Direi perché in discesa è più o meno la stessa cosa, si vivono sensazioni simili. Ricordo che persino quando avevo la Vespa 50 Special era così, andavo dappertutto, dalla strada al bosco; già in quella situazione pensavo di comprare qualcosa di più adatto. Perciò a 18 anni ho acquistato una Trial 300, una moto che ho usato molto, ovviamente quando non c’erano le gare. In generale quando la stagione è in corso non voglio rischiare di farmi male, ma da settembre in poi, a campionato finito, sono sempre in sella. Specialmente negli ultimi quattro anni sono andato davvero spesso in moto”.

E perché i campioni della moto amano allenarsi spesso con la MTB?

“Il peso è importantissimo in entrambi gli sport, perciò ci sono delle similitudini. Con la bici ci si allena moltissimo fisicamente e si può fare un allenamento specifico in tal senso; in bici, se giri tre-quattro ore di fila fai molta fatica. Una fatica che può tornare utile in sella a una moto, perciò la resistenza si accentua molto. Ovviamente anche in moto ci si stanca ma è diverso”.

Perché ti piacciono le moto da Enduro?

“Io sono un grandissimo appassionato di Hard Enduro, nella mia zona ci sono moltE persone che possiedono moto da Enduro e vanno spesso in giro. Anch’io giro spesso, quasi ogni giorno, da solo o in gruppo. Prima o poi voglio cimentarmi in una gara di Hard Enduro. L’anno scorso ho visto l’Abestone; quella gara mi interessa molto, ha un percorso bellissimo e soprattutto è una corsa che dura tre-quattro ore e perciò, essendo una prova anche di resistenza, credo di poter fare una bella figura. Ovviamente gareggerei tenendo presente che quello è il mio hobby, non guardando ai soldi o ad altre cose di questo tipo. Basta che ci siano il piacere e la passione”.

Che sensazioni ti regala la moto?

“La prima cosa che mi viene in mente è la fatica che fai! All’inizio non pensavo che si facesse così tanta fatica. Le nostre gare di MTB sono molto dure e io ho bisogno di questo tipo di sfide. Non posso stare tutto il giorno davanti al computer. Per questo sono abituato a stancarmi e a spingermi al limite. Quando la stagione finisce sento il bisogno di fare qualcosa e nella moto ho trovato la soluzione a questa mia esigenza. In più la moto è anche condivisione: avere degli amici che condividono questa passione e con cui magari al termine di un percorso o di una giornata ti puoi prendere una birra, è importantissimo”.

Utilizzi la moto più per allenamento o per divertimento?

“Negli ultimi due anni ho usato la moto prevalentemente per l’allenamento. Noi ciclisti facciamo tante ore di fatica ma non alleniamo la parte superiore del corpo, dalle mani alla schiena. In molti vanno in palestra per ovviare a ciò, io invece preferisco la moto, che allena queste parti del corpo. In ogni caso, però, il divertimento è la cosa più importante, quando prendo la moto io mi diverto sempre, altrimenti non ci andrei. Quasi come se l’allenamento fosse una conseguenza del divertimento”.

Poco tempo fa, in un tuo video su Instagram, ti si vedeva compiere evoluzioni con la moto. E hai scritto che non sarebbe male partecipare all’Erzbergrodeo in futuro: è un sogno o un obiettivo reale?

“No, non è un sogno, è un obiettivo concreto! Ho promesso a un amico che quando smetterò di correre in bici farò l’Erzbergrodeo con lui. È una gara che voglio disputare e finire, quest’anno ho visto che soltanto otto piloti l’hanno conclusa, perciò non è affatto facile. Io mi sento fortissimo sulla resistenza perciò questa corsa mi intriga”.

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