Ride to FIM Awards: il futuro del Mototurismo

Ride to FIM Awards: il futuro del Mototurismo

Il racconto delle due giorni romagnola realizzata dalla Federazione Motociclistica Internazionale in collaborazione con la nostra testata

19.10.2022 ( Aggiornata il 19.10.2022 11:33 )

Tre miliardi di indotto in Italia e 35 milioni di moto circolanti in Europa: lo dicono i numeri, il turismo su due ruote rappresenta un settore sempre più strategico e con potenzialità ancora non pienamente espresse. Non stupisce, quindi, che il secondo step di Ride to FIM Awards - The future of the Motorcycling (il percorso di avvicinamento all’evento in cui il 3 Dicembre, a Rimini, verranno premiati tutti i vincitori delle competizioni mondiali sotto l’egida di FIM) sia stato dedicato proprio alle dinamiche di sviluppo di questo particolare ambito.

Transitalia Marathon


Dopo la prima tappa in occasione della MotoGP di Misano, con un workshop dedicato al futuro dei giovani piloti, si sbarca, quindi, alla tappa riminese della Transitalia Marathon, evento adventuring tra i più interessanti della stagione. Qui, due sono state le tavole rotonde organizzate dalla federazione motociclistica internazionale insieme a quella nazionale e moderate da noi di Motosprint come media partner esclusivo. Entrambe erano dedicate al mototurismo, inteso come opportunità per scoprire il valore dei territori, insieme a un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

La prima, in particolare, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle amministrazioni (tra i quali Andrea Corsini, Assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna, Jamil Sadegholvaad, Sindaco di Rimini e Moreno Maresi, Assessore allo sport del Comune di Rimini), del mondo accademico e di realtà virtuose, che promuovono il territorio attraverso progetti innovativi e ambiziosi.

Perché, sarà forse banale ricordarlo, uno sviluppo consapevole dei luoghi, capace di incrementare l’indotto anche di aree talvolta marginali rispetto ai grandi flussi turistici, passa prima di tutto da una gestione lungimirante.

Analisi e tendenze nel turismo


“Da anni a Rimini 40 ricercatori mettono a fuoco analisi e tendenze nel turismo. Come ogni ambito, prima di dare soluzioni serve la conoscenza, da qui il lavoro svolto”. Lo ha detto Andrea Guizzardi, Direttore CAST Centro Studi Avanzati sul Turismo dell’Università di Bologna, nell’introdurre un’indagine conoscitiva sul settore del mototurismo, portata avanti da Debora Casoli, ricercatrice del CAST.

Secondo l’indagine condotta tra i partecipanti agli eventi organizzati da Minoa Group (la società promotrice di Transitalia Marathon, e di altri eventi dedicati al mototurismo), il mototurista ha prevalentemente più di 35 anni e i suoi tour durano in genere oltre quattro giorni in tre stagioni su quattro (primavera-estate-autunno).

Solo il 13% del campione viaggia per un solo giorno, e solo il 21% da solo. Com’è facile immaginare, un parcheggio sicuro per il proprio mezzo è il principale cruccio del mototurista, ma sono apprezzate anche strutture ricettive accoglienti, magari con locali appositi i capi tecnici, lavare la moto, o effettuare piccole riparazioni.

Le esperienze riportate dagli intervistati sono abbastanza buone: da 1 a 5, il grado di soddisfazione è 3,85.

Risultato a cui sicuramente contribuisce una cultura turistica come quella che contraddistingue regioni virtuose come l’Emilia Romagna, attivissima nel cercare di sfruttare le opportunità che il mototurismo può creare. Il progetto Romagna Motorcycle, messo a punto da Visit Romagna, punta a favorire lo sviluppo di pratiche ecosostenibili, per la riaffermazione del commercio locale, dell’enogastronomia tipica e per la valorizzazione del patrimonio naturale, storico, artistico e culturale.

“La nostra terra è generosa di percorsi immersi nella natura – hanno aggiunto i media blogger Emilio Salvatori e Cristina Zoli, parte attiva nel progetto – e stiamo sperimentando l’emozione anche dei viaggi con moto elettriche. È una dimensione nuova ed appassionante”.

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