Che fine ha fatto: Simon Crafar

Che fine ha fatto: Simon Crafar© Milagro/GP Agency

Torniamo in Nuova Zelanda per il nuovo protagonista della nostra rubrica: un pilota che ha fatto più volte il salto Motomondiale-Superbike con però poca fortuna

03.07.2021 ( Aggiornata il 03.07.2021 16:36 )

Oggi è nel team di commento del Motomondiale e fino all’anno scorso è stato inviato ai box ed intervistatore per la MotoGP, ma in passato ha corso sia nel Motomondiale che in Superbike, con poca fortuna. Stiamo parlando del neozelandese Simon Crafar.

Gli inizi


Nato il 15 gennaio 1969 a Waioruru, il giovane Simon muove i primi passi nel campionato australiano Superbike e nei campionati asiatici prima di passare al Mondiale Superbike disputando inizialmente delle wild card.

La Superbike


Debutta in Superbike nel 1989 disputando due wild card, in Giappone con la Honda e a casa sua in Nuova Zelanda con la Yamaha. Ottiene i primi punti proprio nella doppia gara di Manfeild arrivando due volte decimo

Nel 1990 è ancora wild card nel round in Malesia. In sella alla Yamaha arriva ancora a punti (due volte 13°) e nel 91 bissa la wild card in Malesia andando a punti solamente in gara-2.

Dopo la wild card in Giappone del 1989, nel 1992 torna in Honda e disputa 5 round andando a punti solamente in Belgio ed Austria raccogliendo complessivamente 12 punti.

Nel 1993 disputa 3 round con Ducati raccogliendo 32 punti e chiudendo al 21° posto in classifica generale.

Torna ancora in Honda per il 94 e disputa finalmente una stagione completa. Arriva tre volte 5° in gara e chiude il campionato al quinto posto con 153 punti.

Anche il suo 1995 è completo. Centra due podi, Assen ed Australia, chiudendo 6° con 187 punti. A fine stagione termina il suo rapporto con Honda e passa in Kawasaki.

Nel 1996 coglie solamente un podio (2° in gara-1 a Donington) e chiude 7° in campionato con 180 punti.

La stagione 97 è quella migliore dal punto di vista podi per il neozelandese. 7 podi totali per la quinta posizione in campionato con 234 punti ma zero alla voce vittorie.

Torna nel 2000 per disputare 3 round con Honda e Kawasaki raccogliendo solamente 20 punti.

La sua carriera in Superbike consta di 10 podi, 1 pole, 844 punti conquistati in 123 gare

Il Motomondiale - 250 & 500


Nel 1993 passa in 250 con la Suzuki del team Lucky Strike per gli ultimi 7 appuntamenti del campionato. Raccoglie 17 punti chiudendo 21° (come con la Ducati in Superbike)

Nello stesso anno disputa anche 5 gare in 500, sempre con la Suzuki al fianco del grande Kevin Schwantz arrivando 9° ad Assen.

Torna nel Motomondiale nel 1998 in sella alla Yamaha YZR500 del team RedBull WCM. Coglie la prima ed unica vittoria in carriera (Donington Park) ed altri due podi chiudendo 7° con 119 punti.

Nel 1999 è ancora in 500, prima con la Yamaha RedBull e poi con la MuZ ma non ottiene risultati di rilievo, solo un 10° posto a Donington e chiude con solo 19 punti all’attivo.

Termina la sua avventura nel Motomondiale con 1 vittoria, 3 podi, 1 pole, 162 punti in 32 gare tra 250 e 500

BSB, ritiro ed ultimi anni


Nel 2002 è tornato a gareggiare nel British Superbike chiudendo il campionato all’8° posto con due terzi posti ritirandosi dalle competizioni alla fine dello stesso anno.

Dal 2006 diventa istruttore di guida e nel corso degli anni ha fatto da coach ad oltre 600 persone, sia professionisti che amatori e viene scelto dagli organizzatori della European Junior Cup come mentore e coach dei piloti.

Nel 2007 vince la Expert Class dei RedBull Romaniacs per l’Extreme Enduro e nel biennio 2008-2009 lavora con gli organizzatori per assisterli nella costruzione delle prove ed il disegno dei percorsi. Nel 2009 rimane coinvolto in un incidente nel quale subisce la frattura della schiena, riparata con viti e placca.

Nella seconda parte del 2011 il neozelandese lancia Motovudu - Dark Art of Performance, una serie di libri e DVD su come guidare veloce in pista basate sulle esperienze di Crafar stesso.

Commentatore MotoGP


Nel 2018 Crafar si unisce a Dorna nel ruolo di pitlane reporter per le gare di MotoGP, Moto2 e Moto3 facendo anche il giro di pista spiegando le caratteristiche di ogni tracciato. Nel 2019 si è aggiunto a Neil Morrison e Matt Dunn come commentatore di prove e qualifiche di Moto2 e Moto3.

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi