Che fine ha fatto: Kevin Schwantz

Che fine ha fatto: Kevin Schwantz© Milagro

Restiamo in America e più precisamente in Texas per il nuovo protagonista della nostra rubrica: bandiera e simbolo Suzuki, campione del mondo 1993 in 500 e terzo posto alla 8 ore di Suzuka all’età di 49 anni con Kagayama ed Haga

25.07.2021 ( Aggiornata il 25.07.2021 16:49 )

Oggi è bandiera, simbolo e consulente Suzuki ma in passato ha fatto tutta la carriera in 500 con la casa di Hamamatsu diventando campione nel 93 e salendo sul podio della mitica 8 ore di Suzuka all’età di 49 anni con Kagayama ed Haga. Stiamo parlando del #34 più famoso del mondo, ovvero Kevin Schwantz

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Gli inizi: motocross e prime gare AMA


Kevin Schwantz nasce a Houston il 19 giugno 1964 ed alla tenera età di 3 anni viene messo su una moto dai suoi genitori proprietari di una concessionaria. Ma i primi approcci agonistici del giovane Kevin sono con il cross, passione dello zio. Nel 1983 però deve dire addio a quella carriera a causa di uno spaventoso incidente. Negli anni successivi passa alla velocità su pista disputando l’AMA Superbike senza mai riuscire a vincerlo.

Disputa la 200 miglia di Daytona in sella alla Yamaha nel 1986 arrivando secondo alle spalle di Eddie Lawson. Viene scoperto da Freddie Spencer che lo porta in Europa a soli 21 anni facendogli disputare il Transatlantic Trophy

Il Motomondiale


Debutta direttamente in 500 nel 1986 in sella alla Suzuki. Disputa le gare di Olanda, Belgio e Misano arrivando al traguardo in due occasioni cogliendo due punti complessivi.

Nel 1987 le gare disputate sono ancora 3: Spagna, Nazioni e Francia. Coglie il quinto posto in proprio in Spagna a Jerez e chiude il campionato con 11 punti.

Per la stagione 88 Suzuki decide di puntare seriamente su di lui per gli anni a venire. Vince in Giappone e Germania cogliendo anche altri due podi per chiudere la stagione al sesto posto con 119 punti. A novembre dello stesso anno vince anche il GP di Macao.

Nel 1989 i successi sono ben 6 più altri tre podi ma si deve accontentare del quarto posto con 162,5 punti.

Il 1990 è vissuto tutto sul duello tra lui e Rainey per il Mondiale. Kevin vince 5 gare ma chiude alle spalle del connazionale.

Nel 1991 sono ancora 5 i successi, con la perla della Germania e la staccata tutta di traverso al Motodrom su Rainey. Alla fine però è terzo in campionato con Rainey ancora campione.

Il 1992 è un anno difficile per Kevin: 1 solo successo ed altri due podi per un quarto posto finale

Nel 1993 parte con l’intenzione di riprovarci a vincere il titolo. Alla fine il titolo lo porta a casa anche grazie all’incidente di Misano che riduce in sedia a rotelle il suo rivale Rainey.

L’anno successivo fallisce la difesa del titolo perdendo contro un Doohan straripante. Di nuovo quarto in campionato con 2 vittorie e sei podi complessivi

Il suo 1995 dura solamente tre gare a causa di un infortunio al polso destro. Quarto in Malesia, annuncia in lacrime il ritiro al Gran Premio d’Italia al Mugello.

In segno di rispetto è stato immediatamente ritirato il suo celebre #34 che nessun pilota potrà usare nelle gare in MotoGP

Chiude la sua carriera nel Motomondiale con 1 titolo, 25 vittorie, 51 podi, 29 pole, 1236,5 punti in 204 gare.

Kevin Schwantz, l'uomo simbolo della Suzuki

Gli anni successivi al ritiro


Ritiratosi dalle moto, Schwantz passa alle auto disputando il campionato Nascar dal 1996 al 2002 cogliendo 2 successi in 18 gare. Attualmente il texano risiede ad Atlanta dove ha aperto una scuola di motociclismo, lavoro che affianca al suo attuale ruolo di consulente e uomo immagine Suzuki.

Tributo a Simoncelli


Schwantz era l’idolo d’infanzia di Simoncelli ed il 6 novembre il texano si è prestato a guidare la RC212V #58 per il giro di casino a Valencia in ricordo di Marco Simoncelli, scomparso a Sepang una settimana prima.

EWC


Diciotto anni dopo l’annuncio del ritiro, nel luglio del 2013 si rimette tuta e casco per andare a disputare la mitica 8 ore di Suzuka. Con la Suzuki del team Kagayama insieme ai giapponesi Kagayama ed Haga conquista il terzo posto in gara all’età di 49 anni.

Schwantz terzo a Suzuka

Kevin Schwantz oggi


Accanto alla scuola di pilotaggio da lui aperta ad Atlanta dove risiede, Schwantz è ancora uomo immagine e consulente per Suzuki. Prende spesso parte alle presentazioni stampa del marchio di Hamamatus, specificatamente delle moto supersportive, scendendo in pista assieme ai giornalisti ed ai tester per gli immancabili turni di prove e le sessioni fotografiche.

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