Cose di Case: la nuova pista della Bridgestone

Cose di Case: la nuova pista della Bridgestone

Il colosso giapponese ha inaugurato a Roma un impianto di Wet Handling, presso lo European Proving Ground. Il progetto è ambizioso, perché punta a diventare uno dei più avanzati centri di test di pneumatici in Europa

20.02.2022 ( Aggiornata il 20.02.2022 16:01 )

La nuova pista di Wet Handling di Bridgestone, per ora, è un progetto nato principalmente per le auto ma è logico pensare che questa struttura venga utilizzata anche per le gomme delle moto.

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In collaborazione con l'Università di Pisa


Molti potrebbero pensare che si tratti di un impianto costruito di recente; in realtà, la Bridgestone opera da anni in Italia ma recentemente non soltanto ha deciso di sviluppare questa attività ma ha anche deciso di comunicarla ed è questa la grossa novità. In passato, questa struttura era rimasta segreta ed era molto difficile anche accedere per realizzare servizi giornalistici. Per perfezionare la pista di wet handling, la Bridgestone ha collaborato con diversi costruttori.

L’analisi dei feedback e dei dati raccolti dalle Case e dai piloti dell’EUPG, le simulazioni virtuali e l’adozione di un approccio modulare con aree distinte di progettazione e sviluppo, hanno aiutato la Bridgestone a creare una struttura moderna. La superficie della pista è stata progettata in collaborazione con l’Università di Pisa, utilizzando materiali resistenti all’usura, che garantiscono un attrito costante e livelli di aderenza migliori, permettendo di valutare in maniera più semplice le prestazioni dei pneumatici.

Un layout che si traduce in una serie di vantaggi: condizioni transitorie dinamiche con ingressi combinati e maggiore numero di operazioni on/off dell’acceleratore; la possibilità di eseguire prove di slalom utilizzando la chicane veloce e di guidare in entrambe le direzioni; più accelerazioni combinate rispetto al layout precedente; accelerazioni longitudinali più evidenti rispetto al layout precedente (accelerazione e frenata).

6 km di tubazioni


Attraverso lo sviluppo virtuale, che ha utilizzato simulazioni su pista per testare e mettere a punto il progetto prima della costruzione, è stato possibile valutare in anticipo diversi scenari. Lo sviluppo virtuale ha permesso anche di agire sulla sostenibilità con un uso più efficiente delle risorse. Inoltre, un nuovo sistema idrico che utilizza 6 km di tubazioni può riportare l’acqua a un serbatoio di quattro milioni di litri, aiutando a riciclare fino al 90% dell’acqua e riducendo sensibilmente l’impatto ambientale della nuova struttura.

Inoltre, per quanto riguarda la sicurezza, il materiale argilloso Argex, nelle vie di fuga del circuito, aiuta a ridurre le distanze di arresto. Infine, è stato introdotto un nuovo EUPG Safety Management System, che permette un controllo completamente digitale e automatizzato delle piste dell’impianto e un dialogo in tempo reale con i collaudatori.

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