Giri e Gare: Sicilia bedda

Giri e Gare: Sicilia bedda

Un breve itinerario circolare, che dalla meravigliosa Palermo porta alla scoperta di autentici gioielli d’arte, scorci pittoreschi e storie cruente, come quella del famigerato bandito Giuliano

14.05.2021 ( Aggiornata il 14.05.2021 14:05 )

La Sicilia è fatta così, spesso sa regalarti tutto ciò che desideri in una manciata di chilometri. Come dimostra questo percorso “breve ma intenso”, nei dintorni di Palermo. Si lascia il centro abitato percorrendo il lungomare Cristoforo Colombo, fino a raggiungere la celebre spiaggia di Mondello. Una sosta veloce per respirarne le atmosfere Art Nouveau, e si prosegue fino al caratteristico borgo di Sferracavallo per poi tornare a costeggiare il mare, godendo delle suggestive vedute sull’Isola delle Femmine.

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L'isola delle Femmine


Numerose sono le leggende legate al nome di questo isolotto, che con la sua antica torre di avvistamento dista appena qualche centinaio di metri dalla costa. Una di queste narra di una misteriosa prigione soltanto per donne; testimonianze di epoca romana, invece, raccontano di una residenza per bellissime fanciulle che venivano date “in premio” ai vincitori in battaglia. Dal borgo di Isola delle Femmine, si prosegue alla volta della tormentata costa di Terrasini, porta d’accesso al Golfo di Castellammare. Da non perdere i faraglioni e un bagno in una delle cale di Capo Rama.

Una passeggiata nel centro storico permette, invece, di scoprire il prezioso Duomo, dedicato a Maria Santissima delle Grazie, e alcuni palazzi storici di rilievo, come Palazzo Cataldi, Palazzo La Grua e Palazzo d’Aumale, sede di un interessante museo civico. Da qui, pochi km e si raggiunge Carini: posta su un’altura a 162 metri sul livello del mare, ospita un interessante centro storico, sovrastato da un imponente castello di epoca normanna, in cui, nel XV secolo, si consumò l’uccisione della Baronessa di Carini accusata di infedeltà. Struggente storia di passione e ingiustizia, narrata spesso dai pupari siciliani nei loro spettacoli. Altro monumento degno di nota è il Duomo, con l’antistante piazza. Si lascia Carini e si prosegue alla scoperta del territorio di Montelepre, “regno” del famigerato bandito Salvatore Giuliano. Ovunque si guardi, dietro il costone di una roccia, tra le pale acuminate di una foresta di fichi d’india, sembra di poterlo scorgere, insieme ai suoi, pronto all’agguato.

Verso Palermo


Si prosegue oltrepassando Partinico, fino a raggiungere Monreale. Adagiata su un’altura con splendida vista su Palermo e sulla cosiddetta “Conca d’Oro”, Monreale è una delle località più celebri e visitate dell’intera Sicilia. Impossibile sfuggire al rito di una passeggiata tra i suoi vicoli alla scoperta della Cattedrale, incantevole gioiello di architettura normanna in Sicilia: all’interno, incredibili mosaici e sublimi giochi di luce tra le navate; tutt’attorno, invece, appena oltre il suggestivo arco che collega la chiesa al palazzo reale, splendide absidi multicolore. Oltre alla Cattedrale, da non perdere la collegiata e il chiostro, con l’attiguo giardino del Belvedere (mai nome fu più azzeccato). Da Monreale, dopo una visita alla vicina abbazia di San Martino alle Scale, una vorticosa discesa porta velocemente a Palermo. Magari per un caratteristico “panino ca’ meusa” dal celebre Nino u Ballerinu (Corso Finocchiaro Aprile, 76/78), che lo prepara ballando...

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