Giri e Gare: da Sora al Volturno, un'indigestione di curve

Giri e Gare: da Sora al Volturno, un'indigestione di curve

Tra Lazio, Abruzzo e Molise, un giro “a tutta piega” attraverso borghi pittoreschi, tradizioni antiche e una natura selvaggia, al massimo del suo splendore

02.07.2021 ( Aggiornata il 02.07.2021 12:18 )

Le emozioni del Campionato Italiano Velocità in Salita per Moto d’Epoca sono pronte a fondersi, nel weekend del 26-27 giugno, a un itinerario in moto da album dei ricordi. L’appuntamento è tra Isola del Liri e Arpino, in provincia di Frosinone, dove si correrà la cronoscalata Poggio-Vallefredda.

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Curve di ogni genere


A pochi chilometri, Sora è il punto di partenza del nostro “curvosissimo” giro. Si lascia la cittadina seguendo le indicazioni per Opi-Forca d’Acero, e dopo un primo tratto sulla statale 666, ci si ritrova presto sulla statale 509, universalmente nota come “strada di Forca d’Acero”. Una delle vie d’accesso più suggestive al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, che per la gioia dei piegatori più incalliti si arrampica sulla montagna disegnando curve di ogni genere. Ma siamo soltanto all’inizio. In cima al valico, il punto di ristoro sulla sinistra, perennemente avvolto da una nuvola odorosa di arrosticini e carne alla brace, è un invito impossibile da ignorare. Il valico segna anche il passaggio tra Lazio e Abruzzo, e dopo averlo attraversato, ci si ritrova in picchiata a ricamare ghirigori nel fitto di una faggeta secolare: curve e tornanti “da collezione”. Splendida, dopo circa una decina di chilometri, la veduta su Opi, morbidamente adagiata su un cucuzzolo, nel mezzo dell’Alta Val di Sangro. Centro medievale, annoverato nell’elenco de I Borghi più belli d’Italia, Opi si caratterizza per il particolare impianto urbano, costituito da una doppia fila di case-mura a forma di goccia. Davvero unico.

Si torna in moto e, circondati dalla maestosa natura del Parco, si prosegue sulla statale 83 in direzione Villetta Barrea. Una sosta sulle sponde dell’omonimo lago (nato nel 1951 dallo sbarramento del fiume Sangro) è d’obbligo prima di raggiungere Civitella Alfedena attraverso il ponte che vola letteralmente sulle acque color smeraldo. Qui, nei pressi del Centro Visite del Parco, si trova una famosa colonia di lupi in stato di semilibertà. Un incontro a dir poco emozionante. Di nuovo sulla statale 83 si raggiunge Barrea, da cui godere una veduta mozzafiato sul lago, che vale da sola il giro. La strada prosegue poi tortuosa fino alla cittadina di Alfedena, dove un incrocio (ci si ritrova davanti a un muro) propone una doppia indicazione – sia a destra che a sinistra – per Napoli.

Si svolta a destra, pronti per una selvaggia cavalcata attraverso la valle del Volturno lungo la statale 158. Appena prima di raggiungere Colli al Volturno (tappa obbligata per chi intende misurarsi con le prelibatezze locali, perfetto mix tra tradizione abruzzese e molisana), si svolta sulla statale 627 in direzione Scapoli-Sora. L’asfalto in qualche punto non è impeccabile, ma le belle curve, e la sensazione di ritrovarsi in un luogo dimenticato, fanno la differenza. Qualche km prima di far rientro a Sora, a Broccostella si incontrano le indicazioni per la Riserva Regionale lago di Posta Fibreno, bacino dalle acque limpidissime, considerato tra le zone umide più belle d’Italia. Un angolo di penisola incantato, perfetto per tirare il fiato dopo 160 km di curve e divertimento totale.

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