Giri e Gare: da Vallelunga verso vedute inattese

Giri e Gare: da Vallelunga verso vedute inattese

Gemme preziose lungo lo Stivale, per lo più sconosciute. Ne possiamo raggiungere una dirigendoci verso l'Autodromo di Vallelunga, guidando su un eccitante percorso “a tutta piega”

16.10.2021 19:11

Dal circuito si raggiunge Campagnano e si imbocca la SP14a (meglio nota come via Campagnanese) in direzione Magliano Romano. Una strada che i motociclisti locali usano spesso “per togliere la cera alle gomme”. Giunti a Morlupo, dopo una prima serie di belle curve, l’itinerario svolta in picchiata sulla SP17a alla conquista della valle del Tevere. Si superano, in rapida successione, Capena, Fiano Romano e Passo Corese, per poi svoltare sulla Salaria in direzione Rieti: semplicemente, uno dei tratti più suggestivi dell’antica consolare, con lunghi curvoni panoramici fino a Osteria Nuova. Si lascia la Salaria e si prosegue sulla SR314 verso Poggio Moiano. Poco dopo il centro abitato, sulla Licinese, in direzione Orvinio, si deve prestare attenzione allo svincolo (sulla sinistra) per il Turano.

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Panorama mozzafiato


La strada prende ad arrampicarsi tra rocce e prati fioriti e, superato il Bosco delle Vasche, regala un punto panoramico con vedute mozzafiato sull’intero lago. Un bacino artificiale, in cui la natura e la mano dell’uomo si sono unite per creare angoli di pura bellezza. Due sono i centri che si sono sviluppati sulle sue sponde, tra spiaggette e insenature idilliache: Colle di Tora e Castel di Tora, che ne sorveglia le acque dall’alto. Il primo rapisce per le abitazioni morbidamente “distese” sulla penisola che infilza le acque azzurre del lago. Il secondo è un borgo medievale fatto di vicoli acciottolati, archi, ripide scale, scorci sublimi e passaggi stretti. I più avventurosi non devono farsi sfuggire i ruderi del Castello del Drago, in cima a uno sperone roccioso di forma conica in mezzo al lago. Ai suoi piedi, si possono visitare i suggestivi resti dell’antico villaggio abbandonato di Antuni.

Si prosegue lungo la bella SP34 in direzione Carsoli fino al bivio per Pozzaglia Sabina. Inizia l’attacco ai monti Lucretili, un autentico luna park per la gioia dei piegatori più incalliti. Una sosta a Orvinio (piccolo borgo incluso nell’elenco dei più belli d’Italia), e si superano, curva dopo curva, Percile e Licenza. Raggiunta la Tiburtina all’altezza di San Cosimato, si svolta verso Tivoli lungo un bel misto veloce, e si guadagna lo svincolo per San Polo dei Cavalieri. La SP32a, che si arrampica in salita verso questo piccolo paesino (con l’affascinante castello Orsini, secondo molti legato alle vicende dei Templari), è un tripudio di curve e tornanti panoramici fino a Marcellina. Con gli occhi pieni di bellezza e le spalle dei pneumatici “pulite”, è il momento di tornare in pista: Guidonia, Setteville, un breve tratto di Tiburtina ed eccoci sul GRA; da qui, imboccata la Cassia Bis, pochi km, ed è fatta.

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