Giri e Gare: in direzione Pomposa, circondati dall'acqua

Giri e Gare: in direzione Pomposa, circondati dall'acqua

È la sensazione che si prova quando ci si avventura alla scoperta del Delta del Po e delle Valli di Comacchio

19.10.2021 ( Aggiornata il 19.10.2021 21:17 )

Il Circuito di Pomposa, dove nel fine settimana del 5 settembre si è disputata una tappa della neonata Coppa Italia Junior, è la perfetta rampa di lancio per un giro alla scoperta di un’area naturalistica di grande bellezza. Luoghi in cui vagare senza fretta alla ricerca del proprio “altrove”, sfruttando strade secondarie, e perché no... lasciandosi guidare anche un po’ dall’istinto. La prima tappa punta a nord, in direzione del Delta del Po. Premesso che si tratta di un luogo magnifico in cui perdersi (senza paura di sperimentare percorsi sconosciuti), un itinerario ideale alla scoperta di questo suggestivo microcosmo può partire da Mesola, dominata dal castello cinquecentesco con la bella corte circolare.

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Un viaggio incantevole


Seguendo il corso del Po, attraverso campagne coltivate e interminabili filari di pioppi, si raggiunge Goro con il suo caratteristico porto; un ombelico vitale e allegramente chiassoso, dove staziona la flotta di barconi per la pesca delle vongole, da sempre spina dorsale dell’economia locale. Lasciato il porto turistico, l’itinerario avanza alla scoperta della Riserva Naturale del Gran Bosco della Mesola, dove lasciare riposare un po’ la moto per respirare a pieni polmoni l’atmosfera unica di questo luogo. Qui prolifera un’enorme varietà di fauna selvatica: daini, tassi, picchi, volpi; ma anche tartarughe nere acquatiche e cervi autoctoni, ultima rappresentanza di quelle che un tempo erano le numerose colonie di cervi della Pianura Padana.

Dalle meraviglie della natura a quelle realizzate dall’uomo il passo è breve. Poco distante, ecco l’Abbazia di Pomposa, insediamento benedettino di grande valore artistico, noto per gli affreschi di ispirazione giottesca e i raffinati pavimenti a mosaico con intarsi di marmi preziosi. Riprendendo la strada in direzione Volano, si bordeggia una delle aree umide più suggestive del Parco del Delta del Po, la Valle Bertuzzi, territorio selvaggio dove vengono allevati in libertà tori e cavalli di razza Delta Camargue. Ancora una quindicina di km, e superata Porto Garibaldi, si raggiunge Comacchio, con le sue case dai colori vivaci che si specchiano sui canali.

Tra gli scorci più fotografati svetta il seicentesco Trepponti, su cinque arcate, all’incrocio tra tre canali. Qui si può parcheggiare la moto e girare per la città a piedi, per ammirare l’austero Palazzo Bellini o visitare il Museo della Nave Romana, che ospita il carico di un’imbarcazione di età augustea. Vale una visita La Manifattura dei Marinati, esempio di architettura industriale recuperata, in parte adibita a museo e in parte dedicata, come in passato, alla cottura e marinatura delle anguille. Al tramonto, è imperdibile lo spettacolo delle Valli di Comacchio, con una visita ai vecchi casoni di pesca. Arriva il momento di far rientro alle gare, ma nessun problema: una manciata di chilometri e rieccoci a Pomposa, pronti a tornare in circuito.

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