Giri e Gare: tra le colline del Monferrato

Giri e Gare: tra le colline del Monferrato

L’inizio di stagione dell’italiano Supermoto a Ottobiano è la scusa perfetta per godersi, oltre alle emozioni della gara, un giro in moto che sorprende a ogni curva

19.03.2022 ( Aggiornata il 19.03.2022 20:34 )

Durante il weekend del prossimo 20 marzo, esordirà sulla pista di Ottobiano, in provincia di Pavia, il campionato italiano Supermoto 2022. L’occasione giusta, per chi deciderà di andare ad assistere alle gare, di sconfinare in moto nel vicino Piemonte, dove troverà uno degli angoli più affascinanti del nord Italia: le colline del Monferrato.

Giri e Gare: tra le curve di Ponente

Munfrà


Tra le province di Asti e Alessandria, infatti, il Munfrà – come lo chiamano da quelle parti – è un concentrato unico di arte, natura, antichi borghi e bellezze paesaggistiche. Ma anche di nettari pregiati, come testimoniano i vitigni che ammantano ovunque il panorama, patrimonio dell’Unesco insieme a quelli delle Langhe e del Roero. Occorre una mezz’ora abbondante, da Ottobiano, per raggiungere Casale Monferrato, considerata la “capitale” del territorio.

Il castello dei Paleologi, in piazza Castello, è un’antica fortezza che oggi ospita la sede dell’Enoteca Regionale del Monferrato. Altro edificio difensivo, un tempo, era la Torre Civica di Santo Stefano, alta 60 metri, simbolo della città: dalla sua cima si gode una splendida veduta sull’abitato. Poco distante, da piazza Mazzini, colpisce lo scorcio della facciata asimmetrica della Cattedrale di Sant’Evasio.

Si torna in sella e si avanza verso Pozzo Sant’Evasio, da cui si imbocca la SP42 che corre curvosa tra colline e vitigni, regalando le prime belle pieghe della giornata. Superato il Castello di Uviglie – antica roccaforte del XII secolo, immersa nella campagna, che merita una sosta per la piacevole atmosfera – si svolta sulla SP41 verso Sala Monferrato, e doppiata Grazzano Badoglio, si punta dritti a Moncalvo.

Moncalvo


Quanti di voi si aspetterebbero di trovare opere di Guttuso, De Chirico, Modigliani e Chagall in un paesino di 3000 anime? Anzi, città, perché Moncalvo è ufficialmente il più piccolo tra i comuni italiani a possedere il titolo di “città”. Oltre al museo cittadino e alle sue strabilianti opere, questo pittoresco centro rapisce anche con la vista sui ruderi del castello (appartenuto ai marchesi del Monferrato) che si gode dai bastioni di piazza Carlo Alberto. Un panorama che nelle giornate più terse spazia fino alle Alpi piemontesi che incoronano l’orizzonte.

Ridisceso in picchiata il colle su cui è adagiata Moncalvo, si viaggia spediti fino alla Riserva Speciale del Sacro Monte di Crea, su una delle colline più alte del Monferrato: al di là dell’altissimo valore storico, religioso e culturale, è un luogo dai panorami semplicemente emozionanti. Un’altra pregevole residenza, subito dopo, è il castello di Forneglio: belle e ben conservate le sale; suggestiva la cantina nel seminterrato con il soffitto a volte.

La strada che taglia la pianura in direzione Morsingo, per poi arrampicarsi stretta e tortuosa verso Mombello Monferrato, offre un’ulteriore occasione di immergersi tra colline, vigne e panorami, prima di puntare al Po, svoltando verso Pozzengo. Si doppia il pittoresco borgo di Camino – neanche mille abitanti, ma uno splendido castello immerso in un parco di alberi secolari – si attraversa Pontestura bordeggiando il Po, fino a chiudere il cerchio a Casale Monferrato e far rientro a Ottobiano.

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