Giri e Gare: tra i laghi D'Orta e Maggiore

Giri e Gare: tra i laghi D'Orta e Maggiore

La strada che li collega è strepitosa. Un giro perfetto da provare per chi ha assistito alla tappa del campionato italiano Pro Prestige MX1-MX2 a Maggiora

05.04.2022 ( Aggiornata il 05.04.2022 21:30 )

Nel weekend del 26-27 marzo, al Maggiora Park, spettacolare regno del tassello in provincia di Novara, si è disputata la gara inaugurale del campionato Prestige MX1-MX2. Ed ecco un bel giro in moto nei dintorni.

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Scrigni preziosi


Dal tracciato si puntano le ruote in direzione Gozzano per raggiungere il vicino lago d’Orta, che si comincia a bordeggiare nei pressi di Buccione: qui, dall’omonima torre, si gode una vista a dir poco superlativa. La prima tappa di rilievo, però, è il pittoresco borgo di Orta San Giulio, poco più avanti. Interamente pedonale, è attraversato da vicoli e stradine che si ramificano fino alle acque del lago, tra palazzi nobiliari e preziosi edifici religiosi (tra tutti, la chiesa di Santa Maria Assunta).

Cuore pulsante del centro storico è piazza Motta, sorvegliata dal Broletto, costruzione di epoca rinascimentale nella quale un tempo si decidevano le sorti del territorio. Dal piccolo porticciolo antistante, partono i battelli che conducono alla vicina isola di San Giulio. Uno scrigno prezioso, che tra angoli incantati e scorci sul lago, ospita l’abbazia benedettina Mater Ecclesiae (un convento di clausura), il palazzo vescovile, e la basilica romanica in cui sono custodite le reliquie di San Giulio.

Secondo la leggenda, nel 390 d.C. il Santo giunse sull’isola trasportato dal suo mantello, e dopo averla liberata dai serpenti e dai draghi, vi fondò la sua centesima chiesa. Tornati sulla terra ferma, appena sopra al borgo tappa irrinunciabile è il Sacro Monte, luogo dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Qui, 22 preziose cappelle immerse in un contesto unico, tra boschi e panorami mozzafiato, raccontano la vita di San Francesco d’Assisi, a cui questa altura è dedicata.

Mottarone


Ma adesso tutti in sella, è arrivato il momento di scalare il Mottarone. Basta soltanto il nome, a evocare scenari motociclistici. Si lascia Orta San Giulio puntando in direzione Armeno, si supera Legro e si imbocca la via Mottarone verso il Lago Maggiore. Curve, tornanti e panorami salgono presto di quota in un susseguirsi infinito di pieghe. Giunti in cima, fino a quasi 1500 metri d’altezza, si può godere l’immensa vista che spazia sulle Alpi e sul Monte Rosa. Tornati indietro di qualche chilometro, si prosegue sulla strada (a pagamento) in picchiata verso Alpino, Gignese e Stresa.

 Giunti al cospetto del Lago Maggiore, dopo averne visto l’immensa bellezza dall’alto, da Stresa ci si può imbarcare facilmente alla volta delle celebri Isole Borromee, concentrato unico di arte, storia e natura. Il piccolo arcipelago, dalla cui bellezza fu sopraffatto anche Ernest Hemingway, è formato da Isola Bella (con il seicentesco palazzo Borromeo e i giardini famosi in tutto il Mondo), Isola dei Pescatori, Isola Madre (splendido l’orto botanico), Isola di S. Giovanni e dallo scoglio della Malghera. Altrimenti, si prosegue verso sud sulla strada lungolago fino a Meina, per poi doppiare Nebbiuno, Borgo Agnello e Maggiate Superiore e far rientro a Maggiora.

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