Giri e Gare: bellezze infinite tra Lazio e Umbria

Giri e Gare: bellezze infinite tra Lazio e Umbria

Toccando i laghi di Bolsena e Corvara, un giro speciale in occasione della prima tappa del campionato italiano Motorally svolta il 10 aprile

17.04.2022 ( Aggiornata il 17.04.2022 18:04 )

Nel weekend del 10 aprile il campionato italiano Motorally è sbarcato a Graffignano (provincia di Viterbo), paesino dal tipico impianto medievale arroccato attorno al Castello Baglioni Santacroce del XIV secolo. Siamo nel territorio della Tuscia, a due passi dall’Umbria e da due dei laghi più affascinanti del Centro Italia.

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Il fascino di Bolsena


È proprio qui che si distende un appassionante itinerario ad anello perfetto per spezzare le giornate di gara. Si imbocca la SP5 in direzione Cava. Lungo il percorso, una breve deviazione porta al borgo fantasma di Celleno antico. Superata la porta d’ingresso, tra ruderi e atmosfere di grande fascino, a dominare la scena sono il Castello Orsini e la chiesetta di San Carlo. Poco più avanti, si doppia la bella Montefiascone, in posizione panoramica sulla sponda sud-est del Lago di Bolsena, e si raggiunge l’omonimo borgo. Posta su un colle alle pendici dei Monti Volsini, tra stretti vicoli in salita e ripide scalinate, Bolsena racchiude un patrimonio artistico notevole, che culmina nell’imponente Rocca Monaldeschi, in posizione dominante.

Da qui, l’itinerario prende tutta un’altra piega lungo la SP53, che corre in direzione Orvieto, insinuandosi tortuosa e panoramica tra uliveti e campi coltivati. Si superano Villanova, Tamburino e Gabelletta fino a raggiungere una delle perle più preziose dell’Umbria. Aggrappata a una rocca di tufo, Orvieto, la “città vecchia” (questo il significato del suo nome in latino, “urbs vetus”), regala da sempre stupore e meraviglia: il Duomo, le vie del centro, le botteghe artigiane, il pozzo di San Patrizio, i cunicoli, la bella veduta dalla fortezza di Albornoz, le grotte e le cisterne della città sotterranea, sono le tappe da non mancare. Per non parlare di un piatto di umbrichelli conditi con sugo di cinghiale in una delle osterie del centro.

Verso Montecchio


Seguendo le indicazioni per Civitella del Lago, si punta in direzione del Lago di Corbara, nato da un’imponente diga di sbarramento sul Tevere. Raggiunta la cittadina, da cui si gode una veduta mozzafiato sul bacino lacustre, si percorre la tortuosa SP90 verso Montecchio, che si raggiunge proseguendo sulla SP34: chilometri di curve, tra boschi, traiettorie elicoidali e splendidi paesaggi. Una vera gioia per gli occhi e per la guida. Da Montecchio si arriva alla statale 205 Amerina da seguire in direzione Amelia.

La strada che si raggomitola tortuosa nella valle, svela subito il carattere motociclistico del percorso. Tutt’attorno, una natura rigogliosa regala esplosioni di colore in ogni stagione dell’anno. Si passano in rapida successione Guardea, Alviano (con la famosa oasi e il bel castello medievale), Lugnano in Teverina; e finalmente, ecco Amelia, porta d’accesso alla valle dell’Amerino con la sua storia millenaria e le imponenti mura poligonali.

Attraversata la porta monumentale, ci si può avventurare tra i caratteristici vicoli del centro storico, dominati dalla cattedrale e dalla torre civica dodecagonale dell’anno 1000, una struttura unica nel suo genere. Per gli amanti dei luoghi inconsueti, da non mancare è una visita alle antiche Cisterne Romane che si aprono nel ventre profondo della cittadina (ingresso e biglietteria in piazza Matteotti).

Per i più golosi, invece, l’appuntamento è con i caratteristici fichi girotti, ripieni di cioccolato, noci e mandorle. Da qui, puntando verso Giove sulla SP31 e poi sulla SP87 verso Stazione di Alviano, si può fare rientro velocemente a Graffignano.

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