Giri e Gare: viaggio nella profonda Sicilia

Giri e Gare: viaggio nella profonda Sicilia

Dall’entroterra nisseno al mare di Agrigento lungo una Trinacria affascinante e inconsueta, in occasione della tappa dell’italiano Enduro Under 23 & Senior

18.05.2022 ( Aggiornata il 18.05.2022 21:02 )

Lontano dalla classica “isola delle vacanze” esiste una Sicilia intensa e suggestiva che merita di essere assolutamente conosciuta. La scusa per una visita è stata offerta dalla tappa dell’8 maggio del campionato italiano Enduro Under 23 & Senior a Caltanissetta.

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Itinerario siculo


Il capoluogo siciliano, da sempre più “defilato” rispetto ad altre località di questa magnifica terra, propone in realtà numerosi spunti d’interesse. A partire dal suo simbolo, il castello medievale di Pietrarossa, aggrappato a una rupe in posizione panoramica, passando per la cattedrale, la chiesa di Sant’Agata e l’abbazia normanna, che sorge nelle vicinanze dell’interessante museo archeologico. Con la città alle spalle si avanza sulla SP38 fino a Mussomeli. Anche qui, è un antico maniero a catturare la scena: attraversate le stradine del caratteristico centro storico, si raggiunge in breve il magnifico Castello Manfredonico dei Chiaramonte, che domina la valle circostante da uno sperone di roccia alto 778 metri.

Realizzato intorno al XIV secolo per volere di Manfredi III Chiaramonte, tra le sue mura aleggiano antiche leggende e storie di fantasmi, proprio come si conviene a un luogo unico e suggestivo come questo. Altre meraviglie da non perdere sono i palazzi nobiliari (Langela, Trabia, Minneci, Sgadari) ed edifici religiosi come la chiesa madre di San Ludovico. Si prosegue tra ulivi e vallate, doppiando Cammarata in direzione Santo Stefano Quisquina. Qui lo scenario cambia, la strada infilza boschi d’abete e colline verdeggianti a spezzare la monotonia delle distese collinari arse dal Sole.

Giunti a Santo Stefano di Quisquina, il consiglio è di optare per una veloce deviazione verso Prizzi (nome che risultera? subito familiare ai fans della saga de Il Padrino): molto bella la strada per arrivarci, e incredibile l’atmosfera che si respira attorno al suo lago.

Verso Agrigento


Ma il vero divertimento deve ancora arrivare. Giunta all’altezza di Bivona, infatti, la Statale 118 in direzione di Alessandria della Rocca si fa a dir poco esaltante: curvoni veloci, uno dietro l’altro, dove sperimentare angoli di piega iperbolici, che mettono a dura prova le spalle dei pneumatici. Attenzione, il tasso di adrenalina, lungo questo tratto, rischia di salire pericolosamente oltre i livelli di guardia. Si prosegue cosi? fino a Cianciana, dove la Statale 118 cambia nuovamente volto, attraversando stavolta un territorio sospeso tra presente e passato, fatto di luoghi remoti, in cui godersi un elettrizzante misto stretto attraverso gole suggestive. In effetti, si potrebbe dire tranquillamente che l’intero tratto di Statale 118 da Prizzi a Raffadali (poco prima), sia tra quelli motociclisticamente piu? coinvolgenti di tutta la Sicilia occidentale.

Da Raffadali si raggiunge in breve Agrigento, con la celebre Valle dei Templi. Dopo aver dedicato il giusto tempo alla visita di uno dei parchi archeologici piu? affascinanti dell’orbe terraqueo, e magari dopo aver goduto del colpo d’occhio sulla vicina Scala dei Turchi, con le sue candide pareti di marna modellate dal mare, si può procedere a un rapido rientro a Caltanissetta attraverso la comoda superstrada Statale 640.

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