Giri e Gare: alla scoperta del Passo San Leonardo

Giri e Gare: alla scoperta del Passo San Leonardo

Misteri, antiche storie e paesaggi “tibetani” in un Abruzzo fuori rotta, per la quarta prova del campionato italiano Regolarità Gruppo 5

03.06.2022 ( Aggiornata il 03.06.2022 11:37 )

Il campionato italiano Regolarità ha chiamato, Chieti ha risposto. Si è svolta qui, il 21-22 maggio, la quarta prova del combattuto trofeo dedicato agli irriducibili del tassello d’epoca. Un’occasione ghiotta, non soltanto per vivere dal vivo le emozioni della gara, ma anche per un coinvolgente giro in moto nei dintorni.

Giri e Gare: nel basso Lazio, una terrazza sul mare

Caramanico Terme


Con le ruote sulla Statale 5 Tiburtina si raggiunge la cittadina di Scafa, pronti a entrare nel vivo dell’itinerario. Seguendo le indicazioni per Caramanico Terme lungo la SR487, lo scenario cambia velocemente e alla noia del tratto iniziale si sostituisce l’adrenalina delle prime curve che salgono in quota, doppiando il piccolo centro di San Valentino fino a lambire l’area più a nord della Riserva Naturale della Valle dell’Orfento. Caramanico Terme, inserita nella lista dei Borghi più Belli d’Italia, invita alla sosta tra i vicoli ombrosi del centro storico, le suggestive case-mura di origine medievale, e le pittoresche fontane storiche, come quella di San Nicola del 1400.

La strada continua ad arrampicarsi fino a Sant’Eufemia, piccola cittadina sorvegliata dalla Maiella Madre e dalle creste del Morrone. Da non perdere, come un presepe adagiato tra i monti, il vicino borgo medievale di Roccacaramanico, dichiarato “Meraviglia Italiana” all’interno del progetto curato dal Forum Nazionale dei Giovani, che ha portato a individuare 500 siti paesaggistici, culturali e storici di particolare pregio. Si corre in quota tra boschi e valli incantate fino a raggiungere i 1282 metri del Passo San Leonardo: atmosfere dal fascino tibetano, che raccontano un territorio dalla bellezza estrema e defilata.

Verso Popoli


Da qui inizia la vorticosa discesa che, tra curve e vedute mozzafiato sulla valle Peligna, conduce a Pacentro, annunciata dalle torri quadrate di Castel Cantelmo. Da non perdere il centro storico, tra preziosi edifici di culto e antichi palazzi nobiliari come Palazzo Tonno, così chiamato per la famosa “preta tonna” (la pietra dello scandalo su cui era obbligato a sedersi, completamente nudo, chi non pagava i propri debiti).

Le tappe successive sono Sulmona, città di Ovidio e patria dei confetti, e Raiano, con il misterioso eremo di San Venanzio del XV secolo e la loggetta “sospesa” sul fiume Aterno. Tante sono le leggende legate a questo luogo, come le proprietà curative attribuite alle rocce su cui il Santo si ritirava in preghiera. Corfinio, subito dopo, è famosa per essere stata l’antica capitale della Lega Italica nel I secolo A.C., e quindi, in un certo senso, prima capitale d’Italia, e primo luogo a essere stato chiamato “Italia” in senso politico. Nei pressi, svetta imponente la Basilica di San Pelino, uno dei monumenti medievali più importanti d’Abruzzo.

Numerosi, nella zona, sono i resti di età romana, come il teatro dei gladiatori, l’acquedotto e le terme. Popoli, ultima tappa del giro prima di un rapido rientro attraverso la Statale 5, segna il confine tra le omonime gole e la valle Peligna. Oltre che per il centro storico, le belle chiese, la Taverna Ducale e le sorgenti del Pescara, la cittadina è conosciuta per aver dato i natali a Corradino D’Ascanio, progettista della Vespa e inventore dell’elicottero moderno.

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