Giri e Gare: tra le "pieghe" delle Marche

Giri e Gare: tra le "pieghe" delle Marche

Città d’arte, borghi antichi e strade da sogno, l’abbinamento perfetto per la finale dell’italiano Motocross Junior a Esanatoglia, in provincia di Macerata

13.09.2022 ( Aggiornata il 13.09.2022 17:56 )

Le date segnate sul calendario sono quelle del 3-4 settembre, quando il Gina Libani Repetti di Esanatoglia, nelle Marche, ha ospitato la finale del campionato italiano Motocross Junior. Un ring perfetto per le giovani promesse del tassello; ma anche il punto di partenza ideale per andare alla scoperta di un territorio dal fascino intramontabile.

Giri e Gare: a caccia di emozioni tra Viterbo e Rieti

Le meraviglie di Fabriano


La prima tappa è la vicina Fabriano, città della carta e della filigrana. Qui da non perdere è il museo dedicato alle maestranze che hanno reso famosa questa località in tutto il Mondo; come anche una visita al pittoresco centro storico. Un consiglio: a piazza Garibaldi, il mercato coperto è uno scrigno di sapori sorprendente, in cui scoprire prelibatezze come il salame di Fabriano, il Lonzino di fico, o il Carato, il miele di acacia in barrique di Giorgio Poeta.

Soddisfatti i capricci del palato, un rapido trasferimento lungo la Statale 76 prima, e la 216 poi, porta a Gubbio, la “Città dei Matti”, tappa imprescindibile di questo giro con le viuzze acciottolate, gli antichi palazzi, e l’atmosfera da “macchina del tempo”.

Piazza Grande, su cui si affacciano il Palazzo dei Consoli e quello Pretorio, emoziona e riporta indietro nel tempo. Si prosegue toccando il Palazzo del Bargello, la Fontana dei Matti, la Chiesa di San Francesco, e il suggestivo Teatro Romano. Un bel giro sulla funivia porta sul Monte Ingino, alla scoperta della preziosa Basilica di Sant’Ubaldo.  A unire Gubbio ai territori selvaggi del Parco Naturale del Monte Cucco sono curve e controcurve tra le più eccitanti che si possano immaginare.

Tra colline e campi


Si parte con quelle del “Bottaccione”, 12 chilometri di spirali infernali disegnate dalla SR298 fino a Scheggia; poi il toboga della SP360, tra gli incavi di una gola impervia, doppiando Isola Fossara e Sassoferrato. Quest’ultimo, dominato dalla Rocca Albornoz del 1365, era già noto nell’antichità con il nome di Sentium. Proprio qui, nel 295 a.C, si tenne la famosa Battaglia delle Nazioni in cui i romani sconfissero Galli e Sanniti. Si prosegue a tutta piega tra colline e campi coltivati e, superata Arcevia, in una manciata di chilometri si raggiunge Serra de’ Conti. La prima cosa da fare, arrivando in moto, è raggiungere l’affaccio della Panoramica di San Paterniano, per una veduta sul borgo che spazia dagli Appennini e al mare Adriatico.

Di origine medievale, Serra de’ Conti è racchiusa da una cinta muraria spezzata da dieci torrioni e da una porta fortificata monumentale. Imperdibile, passeggiando tra i vicoli acciottolati, è il Museo delle Arti Monastiche, una struttura unica nel suo genere che racconta oltre cinque secoli di vita claustrale. Seguendo Corso Roma, si incontra la Torre Civica che svetta in piazza Giacomo Matteotti, uno spettacolo al tramonto.

Si torna a guidare verso Genga e il Parco Naturale Gola della Rossa e di Frasassi. Esplorarlo è un vero viaggio nel cuore delle Marche, tra paesaggi ricchi di fascino e sorprendenti tesori artistici, come l’abbazia di San Vittore delle Chiuse, l’eremo di Santa Maria Infra Saxa e il vicino tempietto del Valadier “avvolto” dalle rocce; senza dimenticare le grotte di Frasassi, uno dei percorsi sotterranei più emozionanti d’Italia.

Ma è tempo di tornare! Un rapido trasferimento lungo la Statale 256 ed eccoci nuovamente a Esanatoglia per vivere in pieno le emozioni della gara.

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