Giri e Gare: in Emilia, nel cuore della passione

Giri e Gare: in Emilia, nel cuore della passione

Terra di rombi, tradizioni e bellezze create dall’uomo e dalla natura. Un giro nella culla della
più genuina tradizione motoristica nostrana

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18.10.2022 ( Aggiornata il 18.10.2022 12:11 )

Per una volta, non partiamo dalla location dell’evento – a Imola, nel weekend del 9 ottobre, è andata in scena la tappa conclusiva del CIV – ma da quella che, idealmente, è la città simbolo del territorio. Arte, cultura, piaceri della tavola… e si potrebbe proseguire così all’infinito parlando di Bologna.

Giri e Gare: tra le "pieghe" delle Marche

Da Bologna verso Faenza


Basta una passeggiata in Piazza Maggiore per innamorarsene; o uno sguardo all’insù rivolto alla Torre degli Asinelli; per non parlare di un’immersione tra le atmosfere gotiche della Basilica di San Petronio (la quinta chiesa più grande al Mondo), o di una passeggiata tra le arcate dell’Archiginnasio, o sotto i portici di San Luca. Usciti dalla città, si imbocca la statale 9 per Faenza. Lungo la strada, ecco Imola, con il suo Enzo e Dino Ferrari, uno dei templi della velocità più famosi del pianeta.

Una foto davanti al monumento di Arman dedicato alla Ferrari, all’ingresso del circuito, e a quelli per Ayrton Senna e Gilles Villeneuve nel parco delle Acque Minerali e via… a più tardi (senza dimenticare una visita alla vicina Rocca Sforzesca).

La tappa successiva è la vicina Castel Bolognese, per visitare uno dei più antichi mulini della regione, il Molino di Scodellino, ultimo rimasto tra quelli sorti nel ‘400 lungo il cosiddetto Canale dei Molini. Poco più avanti, Faenza è un gioiello d’arte conosciuto per le pregiate ceramiche.

Cuore pulsante è il vivace centro storico dal tipico impianto medievale, dove si apre l’ampio slargo formato da piazza del Popolo e piazza della Libertà su cui si affacciano il Duomo, il palazzo del Podestà, palazzo Manfredi e il portico degli Orefici. Nasce qui, nel 1979, la mitica Minardi, scuderia in seguito acquistata dalla Red Bull per partecipare al Mondiale di Formula 1 con il nome “Toro Rosso”, e che dal 2020 si chiama AlphaTauri. C’è poco da fare, l’Emilia-Romagna è davvero la terra dei motori!

Verso Brisighella


Si abbandona la Via Emilia, puntando Brisighella: con le case color pastello e l’atmosfera sognante, una delle porte d’accesso al Parco Regionale della Vena del Gesso. Tra vicoli, piazze, fontane e la caratteristica Via degli Asini (unico esempio in Europa di strada medievale sopraelevata inglobata in un edificio), sono numerosi i palazzi storici che meritano attenzione. A dominare la scena, dai tre colli che circondano il borgo, la Torre dell’Orologio, la Rocca Manfrediana e il Santuario della Madonna del Monticino.

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