Giri e Gare: curve d'autunno tra Umbria e Marche

Giri e Gare: curve d'autunno tra Umbria e Marche

Alla scoperta di bellezze naturali, artistiche e non soltanto! L’occasione è il Trofeo delle Regioni di Enduro a Umbertide, in provincia di Perugia

02.11.2022 ( Aggiornata il 02.11.2022 13:12 )

Circondata dal Tevere e dal torrente Reggia, che lambiscono le antiche mura strette attorno al centro storico, Umbertide, nel weekend del 23 ottobre, ha ospitato il Trofeo delle Regioni di Enduro. La scusa perfetta per abbinare, alle emozioni della gara, un bel giro in moto alla scoperta dei dintorni. Salutata la Rocca, simbolo della cittadina, si parte.

L'incantevole Gubbio


Dopo circa 30 chilometri di boschi e pieghe spaziali, lungo la Statale 219 sfiorando la frazione di Mocaiana, si raggiunge l’incantevole Gubbio: il consiglio è di lasciare la moto nella parte bassa della città e arrampicarsi a piedi alla scoperta del centro storico. Stradine acciottolate, opere d’arte e suggestioni medievali sono il piatto forte. Semplicemente emozionante, la veduta dalla piazza della Signoria.

Terminata la sosta, il tratto di strada che segue, in appena tredici chilometri, mette subito tutti d’accordo, smanettoni e tranquilli mototuristi. Dal centro abitato si seguono le indicazioni per Scheggia, percorrendo una stretta gola con l’abitato di Gubbio che scorre sulla parete di destra. Asfalto perfetto e assenza di traffico invogliano a osare, ma siamo soltanto all’inizio. Man mano che si sale, la carreggiata si allarga in una successione esaltante di curve: si continua così fino al valico della Madonna della Cima, a 780 metri sul livello del mare. Dopo una boccata d’aria frizzante, si prosegue (sempre in direzione Scheggia) attraverso un misto stretto, a tratti veloce, in un maestoso scenario appenninico e verdeggiante.

Giunti a Scheggia, si prosegue ancora a tutta piega tra curve e rocce a strapiombo lungo la Statale 3 Flaminia, entusiasmante in questo tratto. Si tocca Cagli – con l’imponente Ponte Mallio, realizzato dai romani in età tardo-repubblicana – e subito dopo Acqualagna, meta di buongustai alla ricerca dei pregiati tartufi locali, ma anche di escursionisti desiderosi di visitare le vicine Gole del Furlo. All’altezza del bivio di Calmazzo, si abbandona la Flaminia e si prosegue in direzione Urbino lungo la Statale 73bis.

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Verso Urbania


Ricca di atmosfera e gioielli d’arte, questa città incanta ogni volta. All’interno del Palazzo Ducale, la Galleria Nazionale delle Marche custodisce capolavori di Piero della Francesca, Tiziano e Raffaello, ma anche “La città ideale”, un’opera straordinaria (ancora in cerca d’autore) che rappresenta magnificamente l’ideale di perfezione e armonia del Rinascimento italiano. Si avanza in direzione Urbania, percorrendo un intrico di curve da capogiro (attenzione ai velox lungo il percorso).

Questo borgo, adagiato in un’ansa del fiume Metauro, regala la classica sensazione da macchina del tempo. Un fascino magnetico a cui è impossibile sottrarsi. Il divertimento di guida non accenna a diminuire lungo la SP21, che attraverso prati, boschi e vallate raggiunge velocemente Piobbico con il bel castello; per poi doppiare Apecchio, e iniziare la mitica salita a Bocca Serriola lungo la SP257: una delle strade più belle del centro Italia, che porta a Città di Castello.

Visitate le ricchezze di questa cittadina umbra, dove – si dice – vivano le donne più belle d’Italia (è la città natale di Monica Bellucci...) si prosegue per Umbertide per la conclusione del giro.

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