Giri e Gare: un'avventura tra Lazio e Umbria

Giri e Gare: un'avventura tra Lazio e Umbria

Avventura e curve strepitose, in questo giro che tocca luoghi naturalistici e città d’arte di rara bellezza

19.12.2022 ( Aggiornata il 19.12.2022 12:22 )

Nel cuore dell’Appennino centrale, il borgo di Piediluco, con l’omonimo lago, è una perla lontana dagli affollati circuiti turistici, che vale da sola il viaggio. È in questi luoghi che, tra scorci e atmosfere fuori dal tempo, nel fine settimana del 18 settembre si sono dati appuntamento i piloti impegnati nel campionato italiano Enduro Under 23 & Senior.

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Direzione Rieti


Ma Piediluco – il cui nome significa “ai piedi del bosco sacro” – oltre a mantenere intatta la sua originaria struttura medievale e a custodire magnifici angoli lacustri, è anche la perfetta rampa di lancio per un eccitante giro tra Lazio e Umbria. La SR79 in direzione Rieti disegna una moltitudine di curve – alcune strette, altre veloci ad ampio raggio – che sembrano fatte apposta per il piacere di guidare la moto. Ma si tratta soltanto di un antipasto: seguendo le indicazioni per Morro Reatino, si imbocca la mitica SR521 che si arrampica a Leonessa; un indiavolato ricamo d’asfalto, dove vengono spesso organizzate spettacolari cronoscalate in salita.

L’arrivo a Leonessa è caratterizzato dalla vista suggestiva che si gode dal viadotto che la precede. Questa cittadina si caratterizza per un bel centro storico di origine medievale, stretto da una possente doppia cerchia di mura del XIII secolo.

Si prosegue in direzione Cascia, per poi svoltare alla volta di Monteleone di Spoleto, scrigno di insospettabili tesori, alcuni dei quali, oggi, sono custoditi al Metropolitan Museum di New York; come la biga etrusca ritrovata nel suo territorio, datata intorno al 540 a.C. e rivestita da lamine di bronzo dorato lavorate a sbalzo con episodi legati alla figura dell’eroe greco Achille. Se non si ha tempo di fare un salto nella Grande Mela, se ne può ammirare una copia a grandezza naturale nei sotterranei del complesso monumentale di San Francesco della fine del Duecento.

Da Monteleone di Spoleto, passando vicino alla stazione dei Carabinieri, si prosegue verso il minuscolo borgo di Gavelli, luogo affascinante e “fuori dal mondo”, perso nelle montagne dell’Appennino. La strada, tortuosa e panoramica, in alcuni tratti è un po’ malmessa, ma niente che possa rovinare il piacere di attraversare questi luoghi dalla bellezza selvaggia.

Avanzata verso Terni


Raggiunta la Valnerina, la si abbandona dopo qualche chilometro appena, per godersi la statale 395 che da Piedipaterno si arrampica fino al valico di Forca di Cerro (734 metri d’altezza) in direzione Spoleto. Morbidamente adagiata alle pendici del colle di Sant’Elia, Spoleto è un gioiello d’arte medievale.

Da non perdere il Duomo, la Rocca Albornoziana, il Ponte delle Torri, la Basilica di San Salvatore e le mille suggestioni del centro storico. Per i più golosi, da mettere in agenda la gelateria “Crispini” (viale Trento e Trieste, 29), tra le migliori al Mondo.

Si avanza spediti alla volta di Terni su un bel tratto di statale 3 Flaminia, dopodiché, si prosegue per Cascate delle Marmore–Lago di Piediluco (statale 79, direzione Rieti), lungo una strada bella e panoramica. Oltrepassato l’abitato di Marmore, all’interno del parco antistante la biglietteria del Belvedere Superiore delle famose cascate (da non perdere!), un monumento ricorda Libero Liberati, il grande pilota ternano. Rendere omaggio al campione del Mondo della 500, durante un giro in moto, scalda il cuore e infiamma la passione. Da qui il borgo di Piediluco è a un tiro di schioppo.

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