Giri e Gare: tra mari e monti per il Supermarecross

Giri e Gare: tra mari e monti per il Supermarecross

Dalla sabbia di Maccarese, nei pressi di Fiumicino, ai monti della Tolfa e ritorno. Il giro perfetto da abbinare alla tappa laziale svolta il 19-20 febbraio

07.02.2023 ( Aggiornata il 07.02.2023 09:29 )

Quello del 19-20 febbraio è stato un weekend da passare… in spiaggia: gli Internazionali d’Italia Supermarecross sono sbarcati a Maccarese, sulla costa laziale nei pressi della Capitale. E anche in questo caso, non è mancata l’occasione per un bel giro “tutte curve” da godere nei dintorni.

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Da Maccarese verso Cesano-Testa di Lepre


Superata la stazione ferroviaria Maccarese-Fregene si punta senza esitazione alla statale 1 Aurelia, all’altezza della quale (senza imboccarla), si prosegue sulla cosiddetta via dell’Arrone verso Cesano-Testa di Lepre. Dopo un primo tratto non troppo emozionante, il tracciato cambia volto e invita alle prime pieghe. Nei pressi di Santa Maria di Galeria, sono due le soste da non mancare: quella alla scoperta della chiesa di Santa Maria in Celsano, all’interno di un pittoresco borghetto; e nelle vicinanze, la suggestiva città fantasma di Galeria Antica. Si prosegue fino a lambire le acque del lago di Bracciano all’altezza di Anguillara Sabazia, che nella parte più antica custodisce gioielli sorprendentemente poco noti. Come il Palazzo Baronale del ‘500 e la suggestiva Porta Maggiore, un tempo unico punto di accesso al paese. Meraviglioso il panorama dalla piazzetta antistante.

Si riparte lungo un bel tratto di strada dominato da alti pini e scorci da cartolina: Trevignano Romano è la tappa successiva. La sua ricchezza più grande è sicuramente l’atmosfera che vi si respira, a partire dalla Rocca dei Vico, antico maniero del XIII secolo in posizione dominante. Una passeggiata alla chiesa della Madonna Assunta in Cielo, regala vedute mozzafiato. La strada che raggiunge Bracciano in pochi chilometri corre quasi a fior d’acqua tra spiaggette nascoste e una fitta vegetazione. Dopo un altro meraviglioso affaccio dal Belvedere della Sentinella, e una passeggiata tra i vicoli del vecchio borgo (le case sono costruite interamente in pietra lavica locale), ci si lascia alle spalle il possente castello Odescalchi, e si puntano le ruote verso Manziana: parte da qui la SP3a, che punta dritta ai monti della Tolfa.

Curve panoramiche


Un percorso estremamente vario, immerso in una natura selvaggia, in cui si alternano tratti veloci e un misto più guidato. Alla fine di tanto divertimento, e dopo le immancabili soste fotografiche, si giunge trionfanti nella piazzetta di Tolfa, celebre borgo tutto da scoprire. La vicina Allumiere, immersa nel verde e tradizionalmente legata all’estrazione dell’allume di rocca (pietra nobile dalle mille proprietà), la si conquista guidando su un tortuoso nastro d’asfalto che si infila nei boschi. Da qui si prosegue in picchiata sulla SP8a: gustosissime curve panoramiche, tutte da piegare, fino a raggiungere il mare all’altezza di Civitavecchia. I chilometri successivi, lungo il tratto litoraneo della statale 1 Aurelia, invitano ad abbassare il ritmo e a gustare l’azzurro intenso del Tirreno; magari cedendo alla tentazione di una delle trattorie di mare lungo la strada.

Passata Santa Marinella, si avanza ancora bordeggiando la costa fino al Castello di Santa Severa, maniero sul mare del XV secolo, considerato da molti uno dei più belli d’Italia. Pochi chilometri in direzione Roma, infine, ed eccoci di nuovo a Maccarese.

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