Dal Lazio all'Abruzzo, tra curve e paesaggi | Giri e Gare

Dal Lazio all'Abruzzo, tra curve e paesaggi | Giri e Gare

Un itinerario che mescola l’adrenalina della guida tra le curve al piacere unico della scoperta di luoghi incontaminati

23.02.2023 ( Aggiornata il 23.02.2023 10:20 )

Si parte da Subiaco, in provincia di Roma. Appena fuori dal centro abitato, con le ruote in direzione Fiuggi-Arcinazzo, si svolta a sinistra per Jenne.

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Un percorso gustoso


Qualche centinaio di metri e una targa avverte che si sta percorrendo la Strada dei Monasteri, meta di pellegrinaggio per fedeli e sfegatati motociclisti a caccia di emozioni. I ruderi della villa imperiale di Nerone, poco prima di raggiungere il Monastero di Santa Scolastica, testimoniano come questi luoghi siano abitati fin da tempi antichissimi.

Qualche chilometro più avanti, è il Sacro Speco la tappa da non mancare: definito “nido di rondini” per la posizione impervia, abbarbicata sulla montagna, lo si può raggiungere direttamente in moto. Tornati in sella, si punta in direzione Jenne, godendo delle vorticose curve che hanno calamitato intere generazioni di motociclisti: un percorso gustoso, immerso in un canyon di grande suggestione scavato dall’Aniene. Dopo tanto divertimento, l’arrivo nel paesino, cuore del Parco Regionale dei Monti Simbruini, suggerisce una veloce pausa.

Un caffè al bar antistante l’imponente chiesa di Sant’Andrea Apostolo, e via, pronti per l’eccitante salita a Vallepietra, fino al remoto Santuario della Santissima Trinità, aggrappato al monte Autore a 1443 metri d’altezza.

Viste mozzafiato


Qui, una volta fatto il pieno di vedute (e di prodotti tipici locali), si prosegue per Cappadocia, lungo la strada che continua oltre il parcheggio. Pian piano, l’asfalto perde consistenza e i pneumatici iniziano a “calpestare” un tracciato in terra battuta, percorribile (quasi) con ogni genere di moto, a patto di procedere con calma.

Semplicemente da mozzare il fiato, l’ampia vallata che si apre improvvisa, verdissima, davanti al casco. Ovunque, cavalli liberi e bovini mollemente adagiati tra i fiori.

Il percorso procede sul versante abruzzese tra scenari maestosi. Pochi chilometri ancora, e si ritrova l’asfalto nei pressi di Camporotondo, piccolo agglomerato di case-vacanza, qualche hotel e nulla più. Appena oltre, si raggiunge Cappadocia e si torna a piegare allegri, dopo aver passato il valico della Serra a 1435 metri. Incredibili le vedute sulla Valle del Fucino, incorniciata dalla catena del Sirente-Velino e da quella della Maiella.

Tagliacozzo accoglie il viaggiatore con il vivace centro storico, tra stradine lastricate, monumenti e scorci caratteristici. Con gli occhi pieni di bellezza, si riparte seguendo il vecchio tracciato della Statale 5 Tiburtina che si arrampica ai Colli di Montebove.

Si doppia Carsoli, e si prosegue in direzione Arsoli, il cui centro abitato è annunciato da una serie di belle curve e dalla veduta sul castello Massimo.

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