Io guido da sola: i mille volti di Francesca Gasperi

Non è passato molto tempo da quando vi ho raccontato del progetto “Never stop dreaming” di Francesca Gasperi. Ho avuto però la fortuna di intervistarla recentemente per il Pink Day assieme alla mia collega Serena Zunino in merito alla sua partecipazione alla Dakar 2022.

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Una passione infinita per le moto

Francesca è una di quelle persone che ti lasciano qualcosa di bello e puro. In questo caso si parla sempre della passione per le moto, ma non soltanto: “Iniziai da 'zavorrina' di mio fratello – ha raccontato – mi ha sempre entusiasmato viaggiare e vedere posti nuovi. Poi una volta la sua guida risultò un po’ pericolosa e dissi a me stessa che se mi dovevo far male volevo farlo per mano mia, quindi presi la patente”.

Francesca non ha proseguito soltanto come mototurista, ma ha deciso anche di girare in pista e da qui, in modo casuale, ha incrociato la strada anche con Motosprint: “Mi si è aperta una nuova vita – ha proseguito – sono diventata anche istruttrice in pista, così come fotografa e tester. Insomma, ho avuto tante occasioni lavorative e si sono mescolate tutte le passioni di questa meravigliosa vita che mi sta dando tantissime soddisfazioni”. Dalla pista, con il suo lungo percorso è arrivato anche il Fuoristrada, fino alla Dakar 2022 alla quale parteciperà all’età di 48 anni: “È stato grazie a Nicola Dutto che mi ha portato in Perù tre anni fa. Mi sono innamorata di questo mondo, della vita nel bivacco. Durante il lockdown mi sono detta: ‘sono vicina ai 50, devo fare qualcosa di speciale’. Detta così sembra una follia, in realtà a livello fisico mi sto preparando e mi sento pronta. A livello mentale spero di essere abbastanza saggia per non fare stupidaggini. Non essendo pilota professionista cercherò di arrivare ogni giorno al bivacco senza aver fatto danni alla moto”.

Ciò che mi ha colpito di Francesca è la sua grande versatilità: pilota, collaudatrice, mamma, giornalista, fotografa. Per lei esiste un ulteriore aspetto della vita molto importante, quello dedicato al sociale: “Ho iniziato affiancando Maurizio Gerini e Vanni Oddera come fotografa – ha concluso – per poi proseguire portando sulle due ruote i bambini con la moto da Rally. Ho anche avuto la fortuna di essere chiamata da Le Iene per ‘Il viaggio di Marika’ e sono rientrata da poco da un altro viaggio. Le due ruote aprono il mondo a chiunque, la Mototerapia è qualcosa di meraviglioso”.