Io guido da sola: Aurelia Cruciani, la donna bionica

Io guido da sola: Aurelia Cruciani, la donna bionica

Il 2021 di Aurelia Cruciani tra infortuni e operazioni: ma lei non molla

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17.01.2022 ( Aggiornata il 17.01.2022 16:14 )

Certe stagioni motociclistiche partono con il piede storto. Forse è proprio questo che deve aver pensato Aurelia Cruciani, ventiseienne di Roma, in merito alla sua partecipazione alla Women’s European Cup. I tanti infortuni non le hanno permesso di esprimersi al meglio, è questo che mi ha raccontato facendo un sunto della stagione 2021. Ma della storia di Aurelia mi è rimasto molto di più: una guerriera persino troppo caparbia, intenzionata a non rinunciare ai suoi sogni.

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Mai mollare


Aurelia ha iniziato ad amare le moto vedendole sfrecciare in strada. Ha preso la patente e poi, a 22 anni, ha iniziato a guidare nei circuiti: “Al mio secondo anno di corse ero già davanti a combattere per il podio - racconta - conquistando anche un terzo posto a Imola. Quindi, dalla stagione 2021 mi aspettavo tanto”. E invece non è andata così: per lei l’anno è iniziato con una frattura trimalleolare al piede destro rimediata durante un allenamento. La Women’s European Cup, alla quale ha partecipato con il Team BRT Prototipi, non è partita nel migliore dei modi ma si è rifatta ottenendo un buon piazzamento nella seconda gara di Misano, riuscendo ad arrivare al Round dì Rijeka in ottima forma.

“Ma quando la caviglia rotta era ormai soltanto un brutto ricordo - prosegue parlando proprio della gara di Rijeka - sono rimasta coinvolta in un high side nel quale mi sono procurata una nuova frattura a uno dei tre malleoli che avevo già rotto. Potendo ancora salvare il campionato, in Gara 2 ho rimosso il gesso e mi sono schierata in griglia. Ma al primo giro di gara sono finita dritta nella ghiaia e mi sono fratturata il collo chirurgico dell’omero e la testa dell’omero”.

Che dire, una stagione partita sotto una cattiva stella e proseguita peggio che mai. Aurelia ha subito un altro intervento ma non per questo ha perso la sua grinta. Da donna bionica quale è diventata, ho voluto ribattezzarla così con molto affetto, si è ostinata nel voler tornare in pista nell’ultima gara che si è svolta al Mugello: “Sono tornata in moto il venerdì di prove libere - conclude - avevo forti dolori e nessuna forza nel braccio sinistro ma ho gareggiato lo stesso chiudendo al quindicesimo posto. Ho sofferto, ma avrebbe fatto più male un ritiro oppure la rinuncia. Una stagione molto negativa? Senza dubbio, ma ho dimostrato che quando sono in forma ho il potenziale per stare lì davanti e questa sarà la benzina che utilizzerò per prepararmi al meglio al 2022.

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