Io Guido da Sola: i sogni di Eva Galeazzi

Io Guido da Sola: i sogni di Eva Galeazzi© Matitaccia

La giovane ama il mare e i pesci ma... "Vorrei correre con la 300 a Imola"

20.04.2022 ( Aggiornata il 20.04.2022 20:26 )

Cresciuta a pane e moto, nella terra dei motori, ma anche amante del mare e dei pesci: questa volta vi parlo di Eva Galeazzi, venticinquenne di Cattolica.

La sua è una storia un po’ anomala rispetto a quelle delle tante ragazze che vi ho fatto conoscere negli anni: “È impossibile non amare i motori se nasci vicino a Tavullia - spiega - da piccola andavo a scuola con Alessandro Delbianco, ma sono anche amica di Niccolò Antonelli quindi la passione per le moto è stata da sempre parte di me”.

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Rossi e Simoncelli nel cuore


Quando le chiedo quali siano i suoi idoli, quindi, non ha dubbi: “Ho tifato da sempre per Valentino Rossi e per Marco Simoncelli. Sono i miei idoli, ma tifo anche per Antonelli e per tutti i ragazzi della VR46 Academy, avendoli qui vicino fai fatica a sceglierne soltanto uno”.

Con una voce timida e anche con la gratitudine per la rubrica dedicata a lei, Eva mi racconta del percorso che ha fatto negli anni con le moto: “Iniziai per caso perché il mio migliore amico mi invitò a provare i Minimotard e io, curiosa, accettai. Da lì ho continuato ad andare su queste moto sempre a noleggio, fino a quando mi è stato proposto di correre con una Pit Bike”. Nel 2021, Eva ha preso parte al campionato italiano 12 pollici di Pit Bike nella categoria Lady: “Una bellissima esperienza – prosegue – al via c’erano oltre 300 piloti!”. In questa stagione, sarà ferma ai box, ma per il futuro, ha un sogno nel cassetto che fa quasi fatica a rivelare: “Vorrei correre a Imola, anche arrivando ultima, ma il mio sogno sarebbe correre su questa pista che per me è la più bella in assoluto”.

Il desiderio


“Si, ma con quale moto?” le domando. “Mi piacerebbe provare a guidare la 300 cm³ come le ragazze che partecipano alla Women’s European Cup. Sarebbe bello poter correre lì, mi accontenterei anche di una sola gara con quelle ragazze che sono tutte fortissime e da ammirare”. Eva, ma una sola gara? “Iniziamo a piccoli passi – aggiunge – almeno non mi creo troppe aspettative”.

Nella vita, Eva studia all’Università di Scienze Biologiche a Urbino, perché il suo vero sogno è quello di diventare una biologa marina: “Mio padre è pescatore - conclude - quindi sono sempre stata a contatto con i pesci e il mare, e li amo entrambi”. Una biologa marina, un giorno in sella a una 300 di cilindrata nella Women’s European Cup: una storia che merita di essere raccontata, vero?

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