Io Guido da Sola: perché andare in moto, nonostante tutto?

Io Guido da Sola: perché andare in moto, nonostante tutto?© Matitaccia

La risposta è facile soltanto per i motociclisti

30.06.2022 10:57

Si può affermare che l’estate è ufficialmente arrivata. È quanto suggerisce il caldo torrido di queste ultime settimane. Inevitabilmente, moto e motociclisti sono tornati a popolare le strade e purtroppo, già si sente parlare di molti incidenti che hanno visto coinvolti proprio i centauri. Giovani e meno giovani, può accadere a chiunque (siete autorizzati a fare qualche scongiuro sotto al tavolo).

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Ed ecco che insieme a tutto ciò è ripartito anche il tormentone dell’estate. Scontato dire, da parte di chi la moto non ce l’ha e la vede come un precursore di Satana: “Ma chi ve lo fa fare?”. Inteso come a dire: “Ma che andate a fare in moto visto quanto è pericoloso?”.

Ecco quindi che ho provato a darmi una risposta pensando a valide motivazioni. Non certo per convincermene, ma dato che alcuni di questi incidenti hanno toccato anche persone a me vicine, volevo ritrovare in me stessa quel pizzico di follia.

Perché, da febbraio a questa parte per alcuni piccoli problemi di salute, non sono più potuta andare in moto. E a forza di non andarci, qualche volta, può venire meno un po’ di entusiasmo. Andare in moto è rischioso ma non più di tante altre passioni: chi si butta con il parapendio o fa sport estremi è in egual modo esposto a pericoli. Poi, i rischi della strada ci sono anche per chi va in bici o in auto, perché il pericolo non è dettato soltanto dal mezzo che guidiamo ma anche dagli altri. Soltanto che vivendo pensandola così, si rischia di non fare più niente. E allora “Chi ce lo fa fare”?

Le motivazioni


Ebbene, stare in gruppo e partire. Abbassare la visiera e percorrere le strade di campagna, montagna o che portano al mare.

Sentire la natura che ci circonda e che sa di vita, al pari della sensazione che ti dà stare sopra quel bolide che tanto ami e ammiri e che genera emozioni indescrivibili. E poi la velocità, l’adrenalina, così come l’ammirazione di chi guarda te e la tua moto con gli occhi a cuore, con un po’ di sana invidia. Ma su tutti c’è Lorenzo, settantaduenne che si trova in ospedale dopo essere caduto “banalmente”, ma riportando la frattura di un piede, un braccio e una vertebra: “Continuano a dirmi che alla mia età dovrei smettere – mi dice – ma non voglio perdere la libertà e soltanto la moto riesce a darmela”. Chi ce lo fa fare? Semplice, niente è come andare in moto. Soltanto chi ci va, sa.

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