Io Guido da Sola: Francesca D'Alonzo e il vento dell'Est

Io Guido da Sola: Francesca D'Alonzo e il vento dell'Est© Instagram, Francesca D'Alonzo

La friulana ha percorso 50.000 km in due anni con il fidanzato e la sua Ténéré

17.01.2023 12:26

Da zero a cento. È in questo modo che si potrebbero riassumere gli ultimi due anni di Francesca D’Alonzo, trentaquattrenne di Udine, che è passata dai viaggi in moto in qualità di passeggera del suo compagno, a compiere 50mila chilometri con la sua moto in giro per il Mondo.

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The velvet snake


I racconti di Francesca, o “The velvet snake”, lo pseudonimo che utilizza sui social network, sono stati decisamente appassionanti, soprattutto per le esperienze fatte, i luoghi visti e gli imprevisti che ha incontrato nel suo primissimo viaggio dall’Umbria all’Asia.

La sua Yamaha Ténéré è stata la compagna di viaggio insieme al fidanzato Amedeo: “Quando sono salita per la prima volta su una moto – ha raccontato – sono rimasta folgorata e non volevo più scendere, mi sentivo alla guida della mia vita, così ho deciso di coniugare la passione per i viaggi a quella per la moto. Ho inviato una e-mail a Yamaha-Italia raccontando il mio progetto e questa proposta è stata accettata, sono diventata ambassador di questo marchio”.

Ed ecco che Francesca, nell’estate 2021, ha deciso di viaggiare alla volta dell’Asia: “Siamo partiti, io e il mio compagno, ognuno con il proprio mezzo, dal Friuli per arrivare in Georgia. L’idea era di raggiungere Samarcanda ma a causa delle restrizioni dovute al Covid non è stato possibile”.

Gli aneddoti di Francesca


La mia curiosità, vista l’inesperienza di Francesca, si è concentrata però sull’organizzazione: mi ha svelato che non avevano prenotato nessun albergo ma si fermavano a seconda di dove arrivavano la sera.

Tra i numerosi aneddoti, poi, ce n’è uno che merita di essere ricordato: “Avevo viaggiato zaino in spalla in passato – ha proseguito – e questo mi ha aiutato a capire quali fossero le cose che assolutamente dovevo portare con me. Diciamo che il sapone di Marsiglia mi ha aiutato molto, perché potendo lavare l’occorrente ho portato meno vestiti. A mancare, invece, sono stati i guanti da inverno. In certi luoghi faceva davvero molto freddo, e così ho dovuto imparare qualche trucchetto, ovvero indossare i guanti per lavare i piatti. Perché essendo di gomma isolavano”.

Pochi mesi fa, invece, Francesca e Amedeo hanno viaggiato dall’Italia all’India: un altro percorso bellissimo e al tempo stesso insidioso che ha alimentato la voglia di visitare Paesi distanti, anche culturalmente. Infatti, già progettano la prossima tappa, ancora in Asia. Non resta che aspettare i nuovi racconti.

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