Manubri larghi: Marco Malone brucia le tappe

Manubri larghi: Marco Malone brucia le tappe

Al secondo anno nella Supermoto, Malone si è laureato campione europeo

Claudio Orlandani

27.11.2021 ( Aggiornata il 27.11.2021 15:50 )

Avevamo lasciato Marco Malone che stava lottando per la conquista del campionato italiano Supermoto classe S4, nel 2020, poi finito con un ottimo secondo posto al debutto nella specialità. Lo abbiamo ritrovato dominatore della Coppa Europa e del tricolore della classe S4 on road: da giovane promessa della specialità a top rider continentale della sua categoria, e non per caso. A condurlo per mano come un “figlio” è stato il Team FRT Racing 2 che in soltanto due anni lo ha fatto crescere e ambientare nel circus della derapata.

Marco arriva dalla Velocità, la sua amata specialità che ha praticato sin da giovanissimo, ottenendo apprezzabili risultati in gare come il campionato italiano e il Trofeo Honda CBR 600 dove ha chiuso con un onorevole secondo posto, ma anche MiniGP e il progetto Honda HIRP. Nel 2020, è arrivata la Supermoto, settore che ha scoperto agonisticamente dopo un lungo periodo nel quale aveva utilizzato questa tipologia di moto per affinare la tecnica, la sensibilità, allenamenti che molti “velocisti“ eseguono con regolarità. E ha imparato che ciò che rende efficace un pilota di Supermoto va oltre la semplice velocità: è una combinazione di abilità ed esperienza acquisita nelle competizioni grazie a forza mentale, coraggio, riflessi pronti, fiducia e un’ambizione ardente.

Se poi si ha la fortuna di correre con un ottimo team, inquadrato e professionale come quello che Malone ha trovato nell’FRT di Gilda Benazzi e Nicola Ferranti, il gioco è fatto.

Obiettivi raggiunti


Marco Malone, 23 anni da Teramo, è un grandissimo appassionato di moto, tanto da volersi integrare anche professionalmente nel settore grazie agli studi indirizzati alla tecnica del disegno meccanico, cioè colui che affina il design e velocizza la fase di elaborazione e realizzazione del mezzo meccanico. Anche per questo è particolarmente interessante parlare con lui.

Marco, come descrivi quest’ultima stagione europea che per te è stata trionfale?

“La stagione della S4 Cup è iniziata nel migliore dei modi con una splendida pole position nel primo round di Ortona, poi mi sono riconfermato nella prima manche con una magnifica vittoria. Altrettanto brillante il secondo round di Forcarei, in Spagna, caratterizzato da una pole position e da due incredibili vittorie. L’ultimo round a Castelletto di Branduzzo è stato un po’ più faticoso, ma nonostante questo sono riuscito a portare a casa il secondo titolo stagionale dopo quello tricolore”.

Quali differenze ci sono tra una gara di Velocità e una di Supermoto?

“Nel Motard fortunatamente l’esito della stagione lo decide il pilota in base al lavoro svolto con il proprio team, cosa contraria rispetto alla Velocità, dove purtroppo la quantità del budget a disposizione influenza l’intera stagione oppure, come nel mio caso, non fa neanche partire”.

L’entusiasmo è prorompente anche in Gilda Benazzi, team principal dell’FRT Racing 2: come definisci il successo di Malone?

“Abbiamo raggiunto entrambi gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Il weekend a Castelletto è stato molto impegnativo ma siamo comunque riusciti a concretizzare e a portare a casa il titolo. Questo lo dobbiamo all’ottimo lavoro del pilota ma anche di tutto lo staff. Ma anche ai nostri sponsor che hanno creduto in questo ambizioso progetto che alla fine ci ha regalato grandissime soddisfazioni. Adesso però stiamo lavorando per la prossima stagione, per fare in modo che non sia da meno rispetto a quella appena conclusa”.

E proprio riguardo alla stagione 2022, il promotore XIEM fa sapere che è al lavoro con la Federazione internazionale e con FIM Europe per modificare alcuni regolamenti e categorie. A breve, dopo l’esperimento di quest’anno, probabilmente annuncerà l’arrivo del nuovo campionato europeo S4.

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