Manubri Larghi: Micaela Bazan accetta una nuova sfida

Manubri Larghi: Micaela Bazan accetta una nuova sfida

Cresciuta nello Speedway, l’argentina si cimenta nel Mondiale di Flat Track

02.09.2022 ( Aggiornata il 02.09.2022 21:19 )

L'intervista


Com’è nata l’occasione di partecipare al Mondiale di Flat Track?

“Sono stata contattata dal rappresentante FIM in Argentina, Claudio Schmidt, che fa parte della Commissione Track Racing. In questo periodo stanno puntando molto sul movimento femminile nello Speedway e nel Flat Track, e hanno pensato a me per il Mondiale di Flat Track. Non ho accettato subito, ho riflettuto e poi mi sono detta: ‘OK, non ho mai guidato una moto da Flat Track, ma si corre comunque su piste ovali come nello Speedway. Ho venticinque anni di gare alle spalle, mi adatterò’. E alla fine ho accettato”.

Si è realizzato il sogno europeo, un desiderio che coltivavi da diversi anni. Dove hai trovato la tua base in Europa e come ti stai organizzando per arrivare pronta al debutto iridato?

“Mi trovo in Svizzera, ospite di una famiglia argentina conosciuta attraverso persone del mondo dello Speedway. Avrò come supporto tecnico Mariuxi Taranto, pilota ecuadoregna di grande esperienza, che mi fornirà anche la moto, una KTM. Con lei programmerò gli allenamenti in vista del mio esordio a Pardubice nella terza gara iridata. Mi sono presa due mesi di tempo per adattarmi alla nuova moto, per conoscerla a fondo e per imparare al meglio la tecnica di guida. Mi allenerò il più possibile, sarà sicuramente un’esperienza molto interessante”.

Oltre a te ci sono altri due piloti argentini al Mondiale, Matias Ezequiel Lorenzato e Juan Oliva: un bel biglietto da visita per la vostra Nazione in una serie che fa il giro d’Europa.

“Avere tre rappresentanti argentini è davvero un’ottima opportunità per farci notare e per promuovere il motociclismo nella nostra Nazione. Nel Sud America siamo il Paese con il maggior numero di praticanti nelle varie discipline delle due ruote, dall’asfalto allo sterrato. Conosco poco Lorenzato, sicuramente potremo confrontarci in questi mesi, gli chiederò consigli, visto che lui partecipa anche alle prime due gare. Mi sento molto responsabilizzata nel rappresentare l’Argentina a un appuntamento mondiale”.

Tornando alla disciplina di cui ti sei innamorata, lo Speedway, com’è andato l’ultimo campionato internazionale, vinto dal nostro Paco Castagna?

“Sono riuscita a partecipare a tre gare sulle quindici in programma, non sono andata male. Io, come altri piloti di Speedway, non riesco a sostenermi economicamente soltanto con le gare. Al mio rientro in Argentina, a novembre, spero di poter partecipare a tutte le corse del prossimo campionato, ma ho anche in mente di aprire un’accademia motociclistica per ragazzi e ragazze, per insegnare lo Speedway. Certo, non sarà facile, in Argentina tutto costa molto. Ma io ci credo”.

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