Manubri Larghi: i soliti noti dello SpeedwayGP

Manubri Larghi: i soliti noti dello SpeedwayGP

Tra i 15 titolari del 2023 c’è una sola novità. Eppure i giovani non mancano

02.11.2022 ( Aggiornata il 02.11.2022 13:12 )

Nove piloti ammessi di diritto, sei scelti dalla Commissione Speedway Grand Prix e dalla FIM. Il circuito iridato del prossimo anno avrà fondamentalmente gli stessi protagonisti della stagione appena conclusa, fatta eccezione per un pilota: esce il polacco Pawel Przedpelski, entra lo svedese Kim Nilsson.

Chi entra, chi esce


Entrambi sono accomunati da un traguardo che resterà indelebile nella loro carriera: aver vinto il Grand Prix Challenge, rispettivamente nel 2021 e 2022. Successo che garantisce la titolarità nel Mondiale dell’anno seguente, così come per i piloti che si classificano al secondo e al terzo posto. È il caso di Jack Holder, terzo classificato nel Challenge, preceduto da Dan Bewley, che al contrario è qualificato di diritto per il 2023 grazie alla sesta posizione finale nel ranking iridato.

Tale posizione ha liberato un invito per l’australiano Max Fricke, quarto nella gara, che vivrà una nuova stagione nel gotha del controsterzo. Con loro faranno parte della griglia dei 15 titolari i primi cinque classificati del Mondiale da poco concluso: Bartosz Zmarzlik, Leon Madsen, Maciej Janowski, Fredrik Lindgren e Robert Lambert. Madsen, vincitore del titolo europeo, avrebbe già avuto l’ammissione diretta, che premia la medaglia d’oro del torneo continentale. A logica, poteva essere scelta la medaglia d’argento, il polacco Janusz Kolodziej, al quale però sono stati preferiti piloti di maggior blasone e prestigio.

È il caso di Tai Woffinden, che ha avuto una stagione altalenante, chiusa all’ottavo posto. Ma i tre titoli mondiali pesano, eccome, nelle gerarchie di selezione. Siamo d’accordo, quindi, sul fatto di concedergli una nuova chance per tentare la scalata al quarto alloro iridato. Lo siamo un po’ meno su Jason Doyle, campione del Mondo nel 2017, decimo in questa stagione. In questo caso siamo convinti che abbia influito la celebrazione dei cento anni dalla nascita dello Speedway, avvenuta nel 1923 in Australia, anche se in realtà ci sono diverse Nazioni che reclamano la paternità delle corse su ovali con moto prive di freni.

Nella prossima stagione, stando alle indiscrezioni che circolano negli ambienti dello Speedway mondiale, gli ultimi due Gran Premi si disputeranno proprio in Australia e Nuova Zelanda, e Doyle – il miglior rappresentante dell’Australia nel 2022 – è un nome di richiamo e di indubbia popolarità in Oceania.

Sui quattro piloti selezionati come wild card permanenti riteniamo che la scelta sia stata corretta, per quanto dimostrato in pista dai danesi Mikkel Michelsen e Anders Thomsen, entrambi vittime di infortuni, così come per lo slovacco Martin Vaculik. La scelta di Patryk Dudek, invece, ricade nell’ottica di ripescare il primo pilota non qualificato di diritto in base alla classifica finale 2022: il settimo posto, oltretutto a pari punti con Bewley e con una gara vinta, ha premiato il polacco anche per la prossima stagione.

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Il ricambio incalza


Non nascondiamo però che ci sarebbe piaciuto un maggiore ricambio, magari con la promozione del campione del mondo Under 21, Mateusz Cierniak, o del connazionale Dominik Kubera, a nostro avviso uno dei più piloti promettenti della Polonia a medio-lungo termine. Quest’anno ha trascinato al successo nella Ekstraliga, il campionato a squadre più blasonato al Mondo, il club del Motor Lublin. Una menzione la merita infine il tre volte campione del Mondo, Bartosz Zmarzlik, sempre più idolo nella patria dello Speedway. Il ventisettenne polacco ha raggiunto, con la terza medaglia d’oro, piloti che ancora oggi fanno sognare i tanti nostalgici dello Speedway dell’olio di ricino, dei motori verticali e dei manubri ad arco: Ole Olsen ed Erik Gundersen.

Ma ha agganciato anche piloti contemporanei come Jason Crump, Nicky Pedersen e Tai Woffinden. Riuscirà il funambolo polacco a confermarsi il più forte? L’assenza del campione del Mondo 2021, Artem Laguta, escluso come tutti i piloti russi dalle competizioni di Motorsport, inizia a pesare. Trovare un rivale all’altezza di Zmarzlik è difficile, anche se l’esplosione dell’inglese Bewley sembra imminente.

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