Il "lavaggio" che pulisce la camera di scoppio | Officina

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La miscela aria-carburante prende il posto dei gas combusti

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24.01.2023 ( Aggiornata il 24.01.2023 14:19 )

Il lavaggio nei motori a due tempi


Il cattivo lavaggio è l’autentico tallone d’Achille dei motori a due tempi. In essi la luce di scarico inizia ad aprirsi prima di quelle di travaso e termina di chiudersi dopo di esse.

Teoricamente tutti i gas combusti dovrebbero uscire dal cilindro (inizialmente con movimento dovuto alla loro pressione e poi “spinti fuori” dai gas freschi provenienti dai travasi). Il pistone dovrebbe chiudere la luce di scarico proprio quando tutti i gas combusti sono fuoriusciti e il loro posto all’interno del cilindro è stato preso dalla carica fresca. Naturalmente si tratta di una pia illusione.

Nella realtà, assai più di quanto non accada nei motori a quattro tempi, una parte della carica si perde per cortocircuitazione e un’altra fuoriesce miscelata con i gas combusti o subito dietro di essi (richiamata dall’onda di pressione negativa che arriva dallo scarico). Inevitabilmente nel cilindro rimane una notevole quantità di questi ultimi.

La situazione risulta particolarmente grave ai regimi molto bassi, tanto è vero che al minimo il funzionamento è molto irregolare e le mancate accensioni si succedono. 

Nei due tempi il cattivo lavaggio (indicativamente si può perdere allo scarico qualcosa come il 25% della carica) causa un consumo molto elevato e dà luogo a emissioni di scarico inammissibili. Ciò a meno che non venga adottata una alimentazione a iniezione diretta. Nel corso dei decenni sono stati impiegati diversi sistemi di lavaggio con l’obiettivo di migliorare la situazione. Nei motori motociclistici da quello a corrente trasversale si è passati a quello a correnti tangenziali che da molto tempo viene impiegato universalmente.

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