Polvere di Stelle: l'antesignano dell'holeshot

Polvere di Stelle: l'antesignano dell'holeshot

La polemica in MotoGP sull’abbassatore Ducati rinnova la tradizione delle schermaglie nel Motomondiale: ricordate il confronto NSU-Moto Guzzi a metà anni ‘50?

28.03.2022 ( Aggiornata il 28.03.2022 19:48 )

L'arrivo della NSU


Poi le polemiche fra italiani e britannici terminarono per il ritiro delle Case suddite della Regina, sconfitte in parte dalla superiorità tecnologica (alla quale non vollero adeguarsi in tempo) delle nostre moto e in parte dalla furba politica di acquisto dei migliori piloti (quasi tutti britannici, appunto) messa in atto dalle marche italiane. Ma nel 1953, quando sembrava che più nulla si potesse opporre al monopolio delle nostre industrie motociclistiche in tutte le cilindrate del Motomondiale, arrivarono i tedeschi con la NSU. Ho scritto “i tedeschi” perché la sfida non fu portata soltanto dalla Casa di Neckarsulm, ma anche dai suoi piloti ufficiali, tutti di lingua tedesca.

La NSU si limitò a partecipare alle classi 125 e 250, ma in queste due semplicemente sbaragliò il campo: nella ottavo di litro Werner Haas vinse il Mondiale del 1953 detronizzando Cecil Sandford che lo deteneva con la MV Agusta, e Rupert Hollaus lo conquistò nel 1954 battendo Carlo Ubbiali e la MV; quell’anno, tra i primi sei della classifica finale della 125, quattro piloti guidavano NSU. Nella 250 la superiorità della Casa germanica fu ancora più massiccia: nel 1953 Werner Haas e Reginald Armstrong (unico pilota ufficiale non tedesco) si piazzarono ai primi due posti e l’anno dopo la NSU occupò i primi tre con Werner Haas che precedette Rupert Hollaus e Hermann Paul Müller.

Se Fergus Anderson nella 350 con la Guzzi e Geoffrey Duke con la Gilera nella 500 non si fossero laureati campioni del Mondo in quel biennio, per gli appassionati cultori italiani del Motomondiale sarebbe stata una debacle assoluta.

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