Polvere di Stelle: da Bianchi a Uncini, quanti campioni alle rievocazioni

Polvere di Stelle: da Bianchi a Uncini, quanti campioni alle rievocazioni

Forni, Capirossi, fino a Rossi senior: grandi firme per omaggiare corse storiche come il Motogiro e la 200 Miglia di Imola

28.06.2022 ( Aggiornata il 28.06.2022 14:47 )

Il Motogiro


Il percorso del Motogiro 2022 si è sviluppato su circa 1700 km in sei tappe: partenza il 22 maggio da Montesilvano Marina per Vieste, poi Vieste-Polignano a Mare, Monopoli-Santa Maria di Leuca, Santa Maria di Leuca-Matera, Matera-Campobasso e Campobasso-Pescara.

Come sempre, la rievocazione si è basata sulla formula della regolarità, con percorsi segnalati e intervallati da controlli orari e prove speciali cronometrate con tempo imposto. Cinque le categorie principali: oltre alla tradizionale “Rievocazione Storica” – facente riferimento alle marche e alle cilindrate del Motogiro “a tutto gas” svoltosi dal 1953 al 1957 – erano in gara le classi “Vintage”, con mezzi costruiti dal 1959 al 1969, “Classic” con mezzi costruiti dal 1970 al 1980, “Heritage” aperta a tutte le moto, scooter, sidecar, in produzione dal 1914, anno di effettuazione della prima edizione del Motogiro d’Italia, fino al 1949, e “Motogiro” con mezzi costruiti dal 1981 a oggi.  Era prevista infine la Categoria “Turistica”, con un regolamento particolare studiato per i motociclisti intenzionati a seguire la manifestazione da semplici turisti.

Fino all’ultima tappa, il Motogiro 2022 sembrava saldamente in mano all’olandese Eric Willesme su Guzzi Lodola GT del 1956, già vincitore dell’edizione 2017, ma il risultato è stato sconvolto dall’abilità e dalla determinazione del folignate Marco Tomassini, regolarista d’eccezione, che nella frazione conclusiva è riuscito a portare a termine una fantastica rimonta che gli è valsa la vittoria su Willesme nella “Rievocazione Storica” con un vantaggio inferiore a un secondo. La moto di Tomassini era una Gilera 175 Super Sport del 1957. Al terzo posto assoluto si è classificato Giacomo Viganò, che su una Moto Morini GT del 1955 si è aggiudicato la quarta tappa.

Le altre classi hanno visto vincitori Franco Carboni su Vespa Piaggio 150 del 1969 nella “Vintage”, il tedesco Michael Cassel su Benelli sei cilindri – già impostosi nelle due precedenti edizioni – nella “Classic”, Andrea Angiolini su Honda XL 350 R nella “Motogiro” e Luciano Liberati, nipote del compianto campione del Mondo, nella “Heritage” in sella a una Guzzi Falcone. Concorrenti d’eccezione in questa edizione del Motogiro sono stati Italo Forni e Pier Paolo Bianchi. Il primo, protagonista del Motocross nazionale negli anni Settanta, si è battuto nella classe “Vintage” guidando un sidecar BMW R69 con cui si è classificato nono ed è stato accompagnato in tutte le tappe dalla moglie Rossella Rampi su una Morini Turismo del 1957. Bianchi, tre volte iridato nella classe 125 del Motomondiale, ha partecipato alla “Motogiro” in sella a una Benelli fornitagli direttamente dalla Casa pesarese e ha colto l’ottavo posto.

Lungo l’intero percorso, il Motogiro è stato accolto con grande generosità ed entusiasmo. I partecipanti hanno goduto sempre della tradizionale e spontanea ospitalità che contraddistingue il Meridione d’Italia e l’evento si è concluso con l’immancabile cena di gala, in occasione della quale è stato consegnato un premio speciale alla famiglia inglese di origine italiana Marzaroli, presente al Motogiro con il padre Peter e i figli Matthew e Amy, in sella a tre BSA Sport 160 2T.

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