Dal sottomarino all'Europeo | Polvere di Stelle

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Tra gli “antenati” del 2024 ci sono anni ricchi di invenzioni ed esperimenti come quelli di Drebbel e de Gusmão. E cent’anni fa a Monza nasceva il campionato continentale

27.01.2024 ( Aggiornata il 27.01.2024 15:29 )

La nascita dell'Europeo


Un nuovo salto di 100 anni ci porta al 1924, anno di fondazione di alcune industrie motociclistiche. A Bologna iniziò l’attività la MM, a Gerace Marina, in Calabria, un ardito imprenditore del Sud cominciò a produrre motociclette con il marchio OMC (Officine Meccaniche Calabresi). In Francia, a Pantin, a nord-est della periferia di Parigi, nacque la Motobécane, a opera di Abel Bardin, Charles Benoît e Jules Benezech. In Spagna, a Barcellona, Manuel Giro, ex ufficiale di Marina, fondò la Ossa (Orpheo Sincronics Sociedad Anonima), che inizialmente guadagnò fama soprattutto grazie a un suo brevetto che accoppiava l’audio ai film muti, nonché a macchine da cucire e giradischi. Alle moto la Ossa arrivò nel 1942, ma prima svolse anche un’intensa attività come produttrice di motori marini. A Wittenbach, in Svizzera, nel 1924 nacque Florian Camathias, quattro volte secondo nel mondiale Sidecar tra il 1958 e il 1963.

Ancona fu la città natale di Giuseppe Lattanzi, pilota ufficiale Mondial che fu il miglior rappresentante della Casa milanese nel Mondiale classe 125 del 1955 dominato dalle MV e perse la vita nella Milano-Taranto dello stesso anno. A Torino nacque Ada Pace, dapprima pilota ufficiale della Piaggio in dure competizioni scooteristiche nazionali e internazionali, poi fu campionessa di automobilismo, con un impressionante palmares di vittorie. Il 21 settembre 1924 a Lainate venne inaugurato il primo tratto – da Milano a Varese – della prima autostrada italiana, quella che oggi è l’Autostrada dei Laghi.

Passando agli avvenimenti sportivi, quell’anno nella corsa motociclistica più importante del Mondo, il Tourist Trophy dell’Isola di Man, venne introdotta la classe “Ultra-lightweight” per moto fino a 175 cm³, vinta da Jock Porter su New Gerrard davanti alle Cotton di Fred Morgan e Chris Stead. Questa classe “minima” venne mantenuta soltanto nel 1925, poi venne ripresa dal 1951 con il nome di “Lightweight 125”. Nella storia del motociclismo agonistico il 1924 è un anno di particolare importanza perché vide la nascita del campionato europeo di Velocità, la cui prima corsa venne effettuata il 7 settembre sul nuovissimo autodromo di Monza. Non essendo ancora in grado di indire e organizzare un campionato in prove multiple, la Federazione Internazionale dei Club Motociclistici (FICM) decise di attribuire i titoli ai vincitori delle classi 250, 350 e 500 in gara in quell’unico evento. Vi si iscrissero 91 piloti in sella a moto di 33 marche diverse in rappresentanza di otto Paesi; le 250 e 350 presero il via insieme al mattino, mentre la 500 si disputò nel pomeriggio. La 350 fu vinta dal noto campione britannico Jimmy Simpson, in testa dal primo all’ultimo giro con la AJS, ma applauditissimo fu Isacco Mariani che, coinvolto in una caduta nelle fasi iniziali, rimontò furiosamente con la sua prodigiosa Garelli fino a classificarsi secondo. Nella 250 il belga Maurice van Geert portò alla vittoria la Rush da lui stesso progettata e costruita.

La rivincita per i colori italiani arrivò nella classe 500. Fra i 24 partenti i favoriti erano Tazio Nuvolari su Norton, Richard e Gillard su Peugeot bicilindrica monoalbero, e i piloti della squadra ufficiale Moto Guzzi, Guido Mentasti, Pietro Ghersi ed Erminio Visioli alla guida delle monocilindriche a quattro valvole. I primi tredici giri videro Mentasti comandare con autorità finché, fermatosi per il rifornimento, fu superato da Nuvolari che riuscì a resistere alla furibonda rimonta di Mentasti fino al 20° passaggio. Nei dieci giri successivi Mentasti guadagnò due minuti su Nuvolari, che due tornate dopo fu costretto al ritiro per la rottura del serbatoio del carburante. Il trionfo finale di Mentasti, alla media di 130,647 km/h valse all’asso genovese il titolo di campione d’Europa e fu per la Moto Guzzi il primo importante passo verso la conquista dei massimi allori sportivi internazionali.

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