Quella (s)volta che: la rivoluzione "bagnata" della North West 200

Quella (s)volta che: la rivoluzione "bagnata" della North West 200

Il caso-Spa in F1 ha ricordato il cambio di format della NW 200

21.09.2021 ( Aggiornata il 21.09.2021 17:06 )

Quanto accaduto alcune settimane fa a Spa-Francorchamps in Formula 1 mi ha ricordato un episodio analogo avvenuto una decina d’anni fa nel mondo delle corse stradali (nord)irlandesi. Anche in quel caso fu impossibile posticipare di 24 ore le gare per ostacoli organizzativi e televisivi, ma se non altro si evitarono i tre giri farsa del GP Belgio, dietro alla Safety Car, indispensabili per evitare il rimborso dei biglietti.

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Correva l'anno 2011


Un problema che non si pose per la North West 200 del 2011, perché con l’esclusione di un centinaio di persone in tribuna, alla classica road race il pubblico assiste gratuitamente a bordo strada. Nelle prove dei giorni precedenti si erano messi in luce Alastair Seeley (nella foto), in pole sia nella Supersport che nella Stock con le Suzuki preparate da TAS Racing, e le Ducati, prima e seconda nella Superbike con Michael Rutter davanti a tutti e Martin Jessopp a sei decimi. A tenere alto il nome dell’Italia un quartetto composto da Stefano Bonetti (diciannovesimo nella 600 e diciassettesimo nella Stock), Simona Zaccardi, Alessandro La Macchia e Dario Cecconi (rispettivamente 45ª, 49° e 54° nella Supersport).

Il 21 maggio, giorno in cui si sarebbero dovute disputare le cinque gare, però tutto remò contro. Il primo ostacolo fu la pioggia insistente che indusse Mervyn White, direttore tecnico della NW 200, ad anticipare la prima gara della Supersport preferendola alla classe regina che da tradizione avrebbe aperto l’evento. Nelle intenzioni del direttore di corsa, la minore cavalleria delle 600 avrebbe ridotto i rischi. Un’intuizione che fu premiata da cinque giri spettacolari in cui ebbe la meglio Seeley, al quinto trionfo alla NW 200, dopo la sfuriata iniziale di Gary Johnson e la battaglia con Cameron Donald (Honda Craig Wilson) distanziato di soli 844 millesimi. Terzo Bruce Anstey (Honda Padgetts), 18° Bonetti, 33ª la Zaccardi, 38° La Macchia e 40° Cecconi. Conclusa la gara, però, la polizia ricevette un messaggio in codice che parlava di una bomba nel paddock, che così venne evacuato. Dopo aver perso parecchio tempo per accertare che si era trattato di uno scherzo, gli organizzatori furono stoppati dalla pioggia che riprese a cadere sempre più fitta. In attesa di un miglioramento, la Superbike fu ulteriormente posticipata e finalmente, poco prima delle 14, venne dato il via.

Rutter, Jessopp e anche Guy Martin, quarto in griglia, diedero forfeit giudicando pericolose le condizioni del tracciato. Dopo due giri di allineamento le moto scattarono, con Seeley che prese subito la testa. La battaglia durò però soltanto una manciata di minuti a causa della bandiera rossa esposta per l’esplosione del motore della KMR Kawasaki di Ryan Farquhar, che proseguì a lungo. L’olio inondò quasi un miglio di sede stradale, da Black Hill alla chicane Juniper, e mischiandosi con la pioggia rese complesso il lavoro di pulizia dei commissari. Malgrado ciò buona parte del pubblico rimase in paziente attesa ma il peggioramento della visibilità indusse gli organizzatori ad alzare bandiera bianca alle 17.30.

Cambio di format


Un autentico disastro che se non altro suggerì al Coleraine & District Motor Club Ltd uno storico cambio di format, come spiegato cinque mesi dopo da White: “A differenza del TT, la NW 200 si è sempre concentrata al sabato. Dopo esserci consultati con i team, i manager e i piloti e aver raccolto il feedback del pubblico, crediamo che un giorno aggiuntivo di gare al giovedì sera inietterà nuova vivacità al nostro Race Week Festival. Il nuovo format su due giorni assicurerà ai tifosi l’opportunità di assistere a un numero sostanziale di gare anche se dovessimo essere abbastanza sfortunati da vivere condizioni avverse”. E così dal 2012 si disputano tre gare nel tardo pomeriggio di giovedì, una modifica che ha salvato l’edizione 2013, anch’essa funestata dal maltempo e da perdite d’olio: quel sabato andò in scena una sola gara ma per fortuna due giorni prima si erano regolarmente corse Supersport, Superstock e Supertwins.

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