Quella (s)volta che: il Sol Levante e l'intreccio tra calcio e moto

Quella (s)volta che: il Sol Levante e l'intreccio tra calcio e moto

Honda e Yamaha fondarono una propria squadra di calcio, a differenza della Kawasaki

14.12.2021 ( Aggiornata il 14.12.2021 11:31 )

I termini Kawasaki e Frontale nella stessa frase non fanno presagire nulla di buono. Il pensiero di un incidente stradale, con conseguenze più o meno nefaste a seconda della velocità e della stazza del veicolo coinvolto, stuzzica il voyeurismo. Da qui al tifo però il passo è tutt’altro che immediato.

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Kawasaki


Eppure su Facebook la pagina Kawasaki Frontale vanta 178mila followers, ma non si tratta di amanti dello splatter. Kawasaki Frontale è infatti il nome di una società calcistica giapponese con sede, per l’appunto, nella città di Kawasaki. O meglio della più forte società degli ultimi anni, come dimostrano le quattro J1 League (la loro serie A) vinte nel 2017, 2018, 2020 e 2021, le ultime tre volte con grandi distacchi. Fondato nel 1955 come Fujitsu Soccer Club, ha cambiato il suo nome nel 1997. Ai tempi il campionato italiano era il più bello del Mondo e ciò indusse i dirigenti a prendere a prestito la parola italiana Frontale.

Credevano che valesse come “fronteggiare, affrontare”, e la inserirono nel logo. I suoi colori sono sempre stati il nero e l’azzurro mentre l’altra società cittadina, i Verdy, impiegano maglia, pantaloncini e calzettoni verdi. Vent’anni fa però il Verdy Kawasaki si è trasferito nella capitale prendendo il nome di Tokyo Verdy 1969 ma i risultati, che negli anni Settanta e Ottanta erano stati brillanti (sette campionati vinti), sono andati peggiorando e da 12 stagioni traccheggia in serie B.

Nessuna delle due entità vanta alcun legame con la Kawasaki Heavy Industries, la conglomerata che opera nel campo aerospaziale, produce materiale rotabile, costruisce navi e, ciò che a noi interessa, realizza moto. Deve il suo nome al fondatore, Shozo Kawasaki, mentre con l’omonima città non ha nulla a che fare. I suoi quartieri generali si trovano infatti a Chuo, Kobe e Minato. Come molte aziende del Paese, creò una società calcistica nel 1966 chiamandola Kawasaki Steel (acciaio) Soccer Club. Trasferita nel 1995 a Kobe prese il nome di Vissel Kobe, anche se la Kawasaki è rimasta come sponsor sul retro della maglia impiegata da Andres Iniesta e compagni.

Yamaha


Anche la Yamaha costituì una società di calcio nel 1972: Yamaha Motor Soccer Club, con sede a Iwata, in occasione del trasferimento del quartier generale. Nel 1992 cambiò il nome in Jubilo Iwata e, due anni dopo, conquistò la promozione nel massimo campionato, rafforzandosi nientemeno che con Totò Schillaci. Il Jubilo Iwata ha in bacheca tre scudetti e una Champions League asiatica ma nell’ultimo biennio ha giocato nel campionato cadetto, da cui è appena riemerso. Yamaha Motor è tra i suoi finanziatori, oltre a essere il principale sponsor di maglia nonché il proprietario dell’impianto Yamaha Stadium, impiegato per le gare casalinghe e condiviso con lo Shizuoka Blue Revs, nato come Yamaha Motor Rugby Club nel 1994.

Honda


Del 1971 è invece l’Honda FC, nato come Honda Motor e ancora oggi di proprietà di Honda Motor Company, dal 1959 il più grande produttore al Mondo di moto. Ottenne i suoi migliori risultati a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta ma quando nacque la prima lega professionistica non colse la palla al balzo. Il progetto di operare una fusione con l’Honda Motor Club di Saitama, ribattezzando il nuovo nato Urawa Honda Winds, con la migrazione a Urawa venne abortito. In primis perché si voleva conservare la squadra ad Hamamatsu, ma anche perché a fine 1992 la Honda lasciò la Formula 1 a seguito del peggioramento dell’economia nazionale. La strategia di focalizzazione sul business principale mal si combinava con un investimento nel calcio.

Molti tesserati se ne andarono e iniziò il declino, tanto che dal 2014 il club milita in quarta serie malgrado da allora abbia vinto cinque campionati. Ma non avendo intenzione di passare tra i professionisti, non può salire oltre. Gioca all’Honda Miyakoda Soccer Stadium, un campetto da 4mila posti, di sua proprietà. Non risultano invece tracce di club calcistici della Suzuki che d’altro canto investe alcuni milioni l’anno per essere il main sponsor del Torino.

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