Quella (s)volta che: Adam Raga, l'altra stella del Trial

Quella (s)volta che: Adam Raga, l'altra stella del Trial

Se non ci fosse Bou, il fenomeno del Trial sarebbe un altro spagnolo, Raga, appunto, 15 volte vice campione

16.12.2021 ( Aggiornata il 16.12.2021 11:48 )

Toni Bou ha fatto trenta. Trenta titoli Mondiali vinti, il doppio di Giacomo Agostini e il triplo di Stefan Everts, giusto per citare altre due leggende.

Quella (s)volta che: è nato il Parco Ubbiali

Bou, la leggenda


Il 21 novembre lo spagnolo si è aggiudicato la gara Indoor di Barcellona battendo in finale Gabriel Marcelli e ciò, unito al successo di Andorra (tre delle cinque gare in calendario sono state cancellate per il Covid-19), gli ha garantito la conquista del 15° titolo iridato Indoor. Eppure i primi salti in Catalogna non erano stati all’altezza della sua fama: sei penalità nel primo giro contro le due di Jaime Busto, ma nei giri restanti Bou si è ripreso la palma di migliore. I trenta Mondiali equamente ripartiti tra gare al coperto e all’aperto, Bou li ha tutti ottenuti a partire dal 2007, stagione dalla quale è imbattuto. L’ultimo avversario a vincere un Mondiale fu nel 2006 Adam Raga, campione grazie al terzo posto di Andorra.

Quell’anno Bou, che correva ancora con la Beta, fu soltanto quinto, battuto anche da Takahisa Fujinami, Albert Cabestany e Dougie Lampkin. Anche nella versione Indoor, sei mesi prima, era stato campione Raga, grazie a sette successi, con Bou relegato in terza posizione. Lo stesso Raga vinse entrambi i titoli pure nel 2005 con Bou quinto nell’Outdoor e settimo nell’Indoor. Nel 2003 e 2004 invece Toni gareggiò soltanto all’aperto, ottenendo rispettivamente il tredicesimo e il nono posto: nel primo caso fu iridato Lampkin, l’anno dopo Fujinami. Pertanto al momento soltanto un terzetto ha conquistato almeno un Mondiale contro Bou: quattro titoli Raga, uno a testa il giapponese e il britannico.

Raga, eterno secondo


In apparenza, quindi, Raga avrebbe di che essere soddisfatto, invece rischia di passare alla storia come “l’eterno secondo”, un appellativo che fu affibbiato a Felice Gimondi. A torto, perché il bergamasco vinse tre volte il Giro d’Italia, un Tour de France, un Mondiale e quattro Classiche monumento, anche se spesso fu battuto da un fenomenale belga noto, non a caso, come Il Cannibale. Al suo dramma, Elio e le Storie Tese dedicarono una canzone contenente questa strofa: “Come sono Felice Gimondi. Lo so che non è facile nella vita scoprire che c’è anche Eddy Merckx”. La band immaginò un’ipotetica vendetta del lombardo: “La notte bucherei i suoi palmer (tubolari) per non farlo partire, mentre gli smonto il cambio e gli sego i pedali”.

Chissà se Raga ha mai sognato di sabotare il connazionale, in compagnia del quale ha conquistato 16 Trial delle Nazioni. Raga vinse anche le edizioni del 2001 a La Bresse (Francia) e del 2004 a Cordoba (Spagna), insieme a Cabestany e Marc Freixa, affiancati in un caso da Marc Colomer e nell’altro da Jeroni Fajardo, ma saltò quella del 2018, a Sokolov (Repubblica Ceca), vinta da Bou e compagni.

Ne avrebbe ben donde: Raga, infatti, è stato vice campione del Mondo all’aperto non una, non due, ma addirittura 15 volte consecutive. Dal 2007 al 2021 infatti soltanto Bou è riuscito a precederlo nella generale, anche se i distacchi finali non sono mai stati a una cifra: il gap minimo tra i due furono le dieci lunghezze del 2013. Inferiore ai 20 punti, il valore di una vittoria, anche i distacchi del 2007 (13), 2008 (17), 2009 (12), 2011 (13) e 2014 (15). Ma ciò che fa impressione è il distacco rifilato in questi tre lustri da Raga al terzo in classifica: 65 punti nel 2015, 62 la stagione seguente, 57 nel 2013 e oltre 35 punti in altre quattro annate.

Soltanto nel 2012 Fajardo arrivò a un punto da Raga e nel 2018 Busto si fermò a -3. Tutto ciò ci induce a credere che oltre a Bou, sia un fenomeno anche Raga (sotto, sul secondo gradino del podio accanto ovviamente a Bou), la cui unica sfortuna è stata quella di nascere nella stessa epoca del portacolori Repsol Honda. Una sensazione confermata da un ulteriore dato: in diciannove stagioni nel mondiale Outdoor, Raga ha vinto 55 gare ed è giunto secondo 98 volte, e soltanto in 16 occasioni è stato battuto da un pilota diverso da Bou. Quelle altre 82 gare, Raga le avrebbe potute vincere, se il destino non l’avesse messo contro il miglior Trialista di sempre.

Quella (s)volta che: la rivoluzione "bagnata" della North West 200

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi