Quella (S)volta che: la squalifica di Cooper alla NW 200

Quella (S)volta che: la squalifica di Cooper alla NW 200

La squalifica ha punito il team di Farquhar: regolamento o persecuzione?

10.06.2022 ( Aggiornata il 10.06.2022 19:23 )

Non si spengono le polemiche per la squalifica comminata alla North West 200 a Richard Cooper, primo sul traguardo di entrambe le gare Supertwin con la Kawasaki del JMcC Roofing, con vantaggi di 8”413 e 11”241 sul primo inseguitore.

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La furia di Farquhar


Non contento il trentanovenne di Nottingham è salito sul podio altre tre volte: terzo in entrambe le gare Superstock e secondo nella Superbike, sempre con le Suzuki di Hawk Racing. Ma poi è arrivata la doccia fredda, sotto forma di comunicato degli organizzatori: I risultati delle gare Supertwin sono stati rettificati in seguito all’esclusione di Cooper per una modifica al telaio della moto ritenuta contraria alle regole dagli steward del meeting.

L’ex pilota della Superstock 1000 FIM Cup, categoria in cui ha disputato 22 gare, salendo sul podio a Brno nel 2006 insieme ad Ayrton Badovini e Luca Scassa, non ha rilasciato dichiarazioni. Sui social, però, ha espresso tutto il proprio disappunto attraverso un post: “Ho fatto tutto ciò che mi è stato chiesto, entrambe le mie squadre hanno preparato le migliori moto possibili ma a causa di una protesta di un altro ‘cosiddetto’ pilota sono stato escluso dalle due gare Supertwin”. Poi ha inserito l’emoticon del dito medio, concludendo con “Al team/persona che ha sentito il bisogno di farlo, complimenti”.

Il 20 maggio invece ha cambiato la sua immagine di copertina, mettendo una foto che lo ritrae in primo piano su un rettilineo della gara nordirlandese con gli inseguitori che si intravedono a malapena sullo sfondo.

Decisamente più infuriato Ryan Farquhar, che gli aveva preparato le Kawasaki, e che ha fatto nomi e cognomi:I commissari mi hanno detto che è stata la squadra di Jamie Coward KTS a presentare la protesta (in un altro post si sottolinea che Jamie non ne sapeva nulla, nde)… Il ragazzo (Richard) non ha avuto alcun beneficio prestazionale dal modo in cui è stato montato il telaio”. Nello stesso post è andato oltre: “Non mi sorprende, poiché io e la mia squadra siamo stati discriminati per anni”.

Farquhar si riferiva alla seconda gara della Supersport dell’edizione 2003 della NW 200: scattato dalla seconda fila, passò al comando con un sorpasso su Ian Lougher alla chicane di Magheraboy, preludio alla fuga, approfittando dell’asfalto parzialmente bagnato. All’ultimo giro però il gallese riuscì a riprendere Ryan e si riportò in testa, ma il nordirlandese replicò prima del Metropole, appena prima di trovarsi davanti, al centro della carreggiata, un Marshall con la bandiera che indicava presenza di olio, seguito a pochi metri da uno con la bandiera gialla. Farquhar andò a vincere ma al parco chiuso i due battibeccarono a lungo sulla liceità dell’ultimo sorpasso e fu squalificato.

Il precedente


Nei giorni scorsi gli ho chiesto di raccontarmi la vicenda: “Fui squalificato e multato per sorpasso con le bandiere gialle, ma il filmato mostra chiaramente che non andò così. Anche se il regolamento prevede che si discuta l’appello entro 30 giorni, lo fecero dopo sei mesi perché sapevano di essere nel torto. Vincemmo la causa ma dovetti pagare le spese legali. Che delusione”. Su Facebook ha sottolineato che “È una vergogna che le cose in diciannove anni non siano cambiate. Dovrò probabilmente vendere la mia barca per coprire le spese legali ma sto combattendo con tutto quello che ho”.

Per aiutarlo, Colin Patterson ha indetto una raccolta di denaro sulla piattaforma GoFundMe, con l’obiettivo di arrivare a seimila sterline. Nel testo si ricorda che la protesta è stata avanzata dopo la prima gara ma a Cooper è stato permesso di partecipare alla seconda. Tutte le somme “extra” raccolte saranno donate al Northern Ireland Air Ambulance. A metà della scorsa settimana avevano aderito 94 persone, anche italiane, per un totale di 4169 sterline.

Farquhar ha ironicamente sottolineato di aver ricevuto una e-mail da un team di Formula 1 e un’altra da uno di MotoGP, interessati a queste staffe che “Valgono tre secondi al giro”. Quindi ha pubblicato una foto del telaio supporto carena incriminato: “Me l’avete chiesto in tanti, sto pensando di brevettarlo...”.

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