Aprilia RS 250 V, la classe media che vola(va) alto

Aprilia RS 250 V, la classe media che vola(va) alto

Con questa quarto di litro la Casa di Noale ha fatto incetta di titoli tra piloti e costruttori dal 1993 anno del debutto al 2009 ultimo anno prima delle Moto2

22.10.2023 10:51

Fine decennio nel segno di Capirossi e Rossi

La fine degli anni ‘90 porta con sé un nuovo aggiornamento alla RS250V, il telaio in alluminio diventa più rifinito, la ciclistica si aggiorna con nuove sospensioni e soprattutto l’introduzione delle pinze ad attacco radiale che sostituiscono quelle assiali utilizzate fin qui. La nuova moto vede anche una nuova carena, più protettiva e che poi sarà ripresa dalle Aprilia RS125 e RS250 stradali che saranno un successo a livello commerciale fino a metà degli anni 2000. A portarle in pista nel 1998 ci sono Loris Capirossi e Valentino Rossi che conquisteranno a fine anno il primo ed il secondo posto in campionato vincendo 13 delle 14 gare disputate in quella stagione. Nel 1999 è il turno di Valentino Rossi laurearsi campione del mondo 250GP con Aprilia che conquisterà nuovamente anche il titolo costruttori.

I primi anni 2000 e l’ultima evoluzione della RSW250

Il nuovo millennio si apre con Aprilia che deve cedere il passo alle case giapponesi che con Olivier Jacque su Yamaha prima ed il compianto Daijiro Kato su Honda poi si prendono i titoli 2000 e 2001. Per tornare al successo Aprilia dovrà aspettare il 2002 dove però riuscì ad aggiudicarsi non solo il titolo piloti e costruttori nella 250 con Marco Melandri ma anche nella 125 con Arnaud Vincent. Fu una stagione memorabile per le 2t di Aprilia che si portarono a casa 4 titoli iridati ma soprattutto 14 successi su 16 gare sia in 125 che in 250. La supremazia del progetto RSW venne confermato anche nel 2003 quando sulla moto ufficiale della casa di Noale salì Manuel Poggiali, nonostante il sanmarinese fosse al debutto nella quarto di litro riuscì subito a conquistare l’alloro con Aprilia che nuovamente si impose in 14 delle 16 gare stagionali grazie anche ai successi di Fonsi Nieto, Toni Elias e Randy de Puniet.

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