PHILLIP ISLAND - Alla fine,
Tom Sykes, ha fatto il suo
dovere di campione. Il pilota della
Kawasaki, nel turno del mattino del secondo ed ultimo giorno di
test della Superbike a Phillip Island, ha girato a
cinque millesimi dall’incredibile crono fatto registrare in Superpole (quindi con gomma super soffice) da
Carlos Checa lo scorso anno. Il campione del mondo ha così chiuso davanti a tutti le ultime prove pre campionato della SBK, test che hanno dimostrato che quest’anno, il livello di competitività di piloti e moto, è più alto che mai. Al termine dei due giorni di prove, infatti,
dieci piloti (e cinque Case) si sono trovati racchiusi in poco più di otto decimi, con
Eugene Laverty secondo (grazie al tempo di ieri) e
Sam Lowes terzo.
La
Suzuki a Phillip Island va forte. Lo aveva già fatto vedere in prova anche
Camier lo scorso anno, ma
Laverty ed il nuovo arrivato del team Crescent stanno diventando sempre di più una minaccia reale. Inoltre, il vice campione del mondo, nel pomeriggio, quando l’asfalto era decisamente rovente e nessun pilota della top ten è riuscito a migliorare il riferimento fatto registrare la mattina, è stato il più veloce di tutti. È stato l’unico in grado di scendere sotto il muro del minuto e trentuno dimostrando a tutti che si trova decisamente a proprio agio in sella alla Suzuki.
Questi test australiani hanno poi confermato che
Marco Melandri e l’Aprilia saranno un osso duro per tutti. Il ravennate, quarto assoluto, ha fatto un passo in avanti rispetto a ieri nella messa a punto della sua
RSV4 e si presenta al via del campionato in grande forma. Ha messo dietro il compagno di squadra
Guintoli, settimo, e sa che domenica sarà uno dei pretendenti alla vittoria.
I test di Phillip Island hanno confermato che la
Ducati c’è. O meglio,
Davide Giugliano c’è. Perché mentre il romano è stato costantemente protagonista in ogni sessione, il suo compagno di squadra,
Chaz Davies, ha lottato con una
Panigale molto nervosa al posteriore. Giugliano ha terminato i test in quinta posizione, poco più di quattro decimi da Sykes, mentre Davies ha chiuso la top ten con 848 millesimi di ritardo. Giugliano ha preceduto Baz, sesto col tempo di lunedì, Guintoli e le due
Honda di Haslam e Rea. Anche se i piloti del
team Ten Kate non sono stati da top three, hanno fatto vedere che la
CBR ha fatto un bel passo in avanti rispetto allo scorso anno.
Giulio Fabbri
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