Bayliss: “Volevo dimostrare che i giovani non mi prendono a calci in culo”

Bayliss: “Volevo dimostrare che i giovani non mi prendono a calci in culo”
Sul numero di Motosprint in edicola dal 3 marzo Troy è tornato a parlare del suo rientro alle corse

Redazione

02.03.2015 ( Aggiornata il 02.03.2015 18:28 )

Troy Bayliss, che ha sostituito Davide Giugliano sulla Ducati nel primo round  del Mondiale Superbike in Australia (leggi QUI), è tornato a parlare della sua esperienza.  Di nuovo in gara a 45 anni. E lo ha fatto con una intervista sul numero 9 di Motosprint in edicola dal 3 marzo. Eccone un estratto. «Non ho perso l’attitudine alle gare, perché è una questione mentale. Tutte le sensazioni erano le stesse di sette anni fa (quando corse per l’ultima volta in SBK). Con un po’ di tempo a disposizione in più per provare, sarei andato meglio». Ma dentro la testa di questo ragazzo di 46 anni che cosa passa; c’è la voglia di riprovarci? «Io non chiederò nulla alla Ducati, dico solo che mi piace correre e che adoro questa moto». Ma quando ha scelto di mettersi alla prova, Bayliss era preoccupato? «Sono tornato soprattutto per dimostrare a me stesso che i ragazzi di oggi non mi avrebbero preso a calci in culo. E questo non è successo. E quando a fine gara ero arrabbiato perché volevo fare meglio, ho capito di essere ancora quello di sette anni fa». Marco Masetti
 

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