Savadori: "Ora mi sento un professionista!"

Savadori: "Ora mi sento un professionista!"
Superstock 1000: a Savadori basta l'ottavo posto per vincere la FIM Cup. Ora Lorenzo (con l'appoggio della Dorna) pensa alla SBK.

Redazione

04.10.2015 ( Aggiornata il 04.10.2015 16:14 )

di Marco Masetti Lorenzo Savadori ha vinto la Superstock 1000 FIM Cup 2015. Fino ad ora la sua carriera è stata difficile e anche quest'anno, quando tutto sembrava andare per il meglio, Lorenzo ha rischiato di saltare la gara di Jerez. Adesso, però, avanti tutta verso la SBK, con l'appoggio della Dorna... A Magny Cours, lo scorso anno hai perso il titolo cadendo all’ultima curva. Quel ricordo ti ha impedito di concentrarti? "Se ci pensi sei finito. Ho cancellato tutto dopo tre giorni e ho ricominciato. Tante persone mi hanno aiutato, in particolare a Daniele Soglia". Arrivare al titolo è stata molto lunga... "Certo, una pausa estiva di tre mesi, poi sono stato investito da un’auto e mi sono rotto un dito della mano a soli dieci giorni dalla gara di Jerez!". Cosa hai pensato? "Con tutto il tempo che c’era... dovevano investirmi proprio a dieci giorni dalla gara?".
Quali sono i programmi per il futuro? "Vorrei continuare con Aprilia, possibilmente in SBK. Vorrei crescere, professionalmente, intendo! Sono qui da molto tempo, ma sono ancora molto giovane". Negli ultimi anni sei migliorato molto. Cosa hai cambiato per ottenere questo salto di qualità? "Le persone intorno a me e il modo di pensare. Ora mi sento davvero un professionista". Come festeggerai? "Passerò la notte in bianco, poi guiderò il camper per tutta la notte!".

STK 1000 Francia: il titolo è di Savadori

di Riccardo Piergentili Lorenzo Savadori ha vinto il titolo Superstock 1000 FIM Cup. Lo ha vinto lottando, non solo nel 2015 ma soprattutto negli anni passati. Lorenzo Savadori è nato a Cesena, il 4 aprile 1993. È sempre stato considerato una promessa del motociclismo italiano, sin da quando gareggiava nella Red Bull Rookies Cup, il campionato riservato ai giovanissimi che si corre durante i weekend della MotoGP. Savadori è arrivato nel mondiale GP in breve tempo, però quando ha iniziato a gareggiare nella categoria 125, il suo esile e minuto corpo ha deciso di crescere. In breve tempo Lorenzo è diventato un ragazzone, forte e robusto, non adatto alle minuscole moto del mondiale. Sicuramente non a una 125. La carriera di Savadori, che sembrava tutta in discesa, è improvvisamente diventata una salita, lunga e ripida. In breve tempo i team del mondiale non hanno più voluto saperne di un pilota che, a causa della sua stazza, non poteva rendere al massimo. Così Lorenzo ha dovuto cambiare moto e mentalità . È passato dai prototipi alle derivate dalla serie, più grosse e ospitali e, piano piano, ha ricominciato ad andare forte. Nel 2014, in sella alla Kawasaki ZX-10R, Savadori ha sfiorato la vittoria nella Superstock 1000 FIM Cup (vinto da Mercado). Titolo che è arrivato quest'anno, in sella all'Aprilia RSV4 RF, moto che continuerà a utilizzare in altre categorie. Perché la Casa di Noale crede in Lorenzo, che finalmente ha raggiunto un obiettivo importante.
Per la cronaca, la gara della STK 1000, molto emozionante, è stata vinta da Guarnoni, pilota di casa, che ha portato al successo la Yamaha YZF-R1M. La quattro cilindri di Iwata ha debuttato quest'anno nella FIM Cup e, dopo un avvio un po' difficile, si è dimostrata competitiva, dimostrando che, finalmente, la Yamaha ha di nuovo prodotto una moto in grado di vincere anche nei campionati dove l'elaborazione della moto è ridotta al minimo. In sella alla YZF-R1M stava facendo un'ottima gara anche Riccardo Russo, che però nelle battute finali è finito a terra. Riccardo avrebbe potuto lottare per il podio. Peccato. È giusto e doveroso celebrare la vittoria di Lorenzo Savadori ma bisogna anche sottolineare che la Superstock FIM Cup 2015 è stata dominata dai piloti italiani. Il podio del mondiale è un trionfo del tricolore, con Roberto Tamburini (BMW) al secondo posto e Raffaele De Rosa (Ducati) al terzo posto. Tamburini è stato il rivale numero uno di Savadori, purtroppo per Roberto lo zero di Assen, in Olanda, è stato decisivo, perché quest'anno Savadori non ha mai sbagliato un colpo: è sempre tornato a casa con dei punti, spesso pesanti, perché ha vinto quattro delle otto gare disputate. Qui potete leggere la classifica della gara della Superstock 1000.

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