Hayden: Sono tornato a casa

Hayden: Sono tornato a casa
"Una moto è una moto... questa è divertente da guidare, e forse può esserlo molto di più di una MotoGP", dice Hayden

Redazione

29.01.2016 ( Aggiornata il 29.01.2016 11:04 )

Nicky Hayden ha concluso al quarto posto la due giorni di test di Jerez, confermando di aver trovato subito il feeling con la Honda ufficiale. In un'intervista a WorldSBK, Hayden ha dichiarato che con questa Superbike si sta veramente divertendo anche perché... “Sono due moto e bisogna guidarle. Io vengo dai 4 tempi, quando correvo nell'AMA Supersport e Superbike, quindi in un certo senso posso dire che sono tornato a casa", ha detto Hayden. "Una moto è una moto... questa è divertente da guidare, e forse può esserlo molto di più di una MotoGP. Quella della MotoGP ha più cavalli, ma questa ha un'elettronica migliore rispetto a quella che ho guidato nella passata stagione, la Open Honda, quindi mi piace. C'è ancora molto che devo imparare ma la moto è divertente da guidare!” Come stanno andando i test? “I giorni passano velocemente, soprattutto con questo tempo umido. Mi sto solo mettendo alla prova, sto conoscendo la nuova moto... bisogna provare cose diverse e diversi aspetti della messa a punto, ma tutto sta andando bene. Mi piace la moto e sono felice di essere qui. Phillip Island arriverà molto velocemente!” Cosa pensi del compagno di squadra Michael van der Mark? “Ha fatto delle grandi gare nella scorsa stagione e so che anche nella 'Otto ore di Suzuka' è stato autore di buone prestazioni e ha impressionato positivamente molta gente. Non l'ho ancora visto in azione, ma sicuramente ne avrò l'occasione. È un giovane ragazzo con talento; ha un proprio stile e anche carattere e questo credo sia un bene per il campionato. È una buona cosa avere un compagno di squadra veloce e condividere i dati. Avere molti dati e referenze incrociate è qualcosa di importante”. In calendario c'è anche una trasferta a Laguna Seca. La pista ti piace? “Non vedo l'ora di tornare a correre a Laguna Seca e vedere cosa posso fare. È una pista speciale per me e anche l'atmosfera che c'è è speciale. Nel 2002 ho fatto una wildcard e andò bene, ma in AMA Superbike l'anno prima avevo vinto. Sono passati diversi anni, ma non vedo l'ora di tornare a correre su questa pista. C'è ancora tanta strada davanti, prima bisogna pensare a Phillip Island, che è un'altra bella pista. Mi piace e lì ho conquistato molti podi” Il tuo passaggio dalla MotoGP alla Superbike ha sollevato qualche critica. Cosa ne pensi? "Le persone dicono quello che vogliono e non gli do importanza. Sento che devo sempre dimostrare qualcosa, certamente non sarei venuto qui se non fossi stato all'altezza. Non è necessario parlarne, bisogna solo provare a dimostrarlo”.

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