SBK a Laguna Seca, gara 1: vince Rea, Ducati KO

SBK a Laguna Seca, gara 1: vince Rea, Ducati KO

Rea parte con cautela ma conquista la vittoria. Davies e Giugliano danno il massimo ma finiscono la gara nella polvere. Hayden e la Honda chiudono il podio.

Redazione

10.07.2016 23:59

Dopo la partenza di gara 1, ci sarebbe piaciuto essere nella testa di Jonathan Rea, che dopo uno scatto perfetto, si è visto attaccare da un branco di squali affamati. Giusto il tempo di curvare una volta e Tom Sykes, Chaz Davies e Davide Giugliano sembravano pronti a giocarsi il tutto per tutto. Un atteggiamento da ultimo giro. Rea è stato aggredito, senza nessuna scorrettezza. Nelle manovre di Tom e dei piloti Ducati c'erano agonisto estremo e voglia di vincere; quello che molti vorrebbero guardare per emozionarsi davanti a una gara del mondiale.

LASCIALI SFOGARE - Pochi calcoli, tanto spettacolo. I primi giri sono stati corsi col cuore in gola. Rea ha capito che doveva lasciare sfogare i suoi aversari ed è rimasto saggiamente alla finestra. Il campione del mondo in carica ha visto Sykes che strapazzata le gomme, Davies fare il diavolo a quattro, prendere il comando della corsa e finire a terra, a 21 giri dal termine, quando l'australiano ha staccato dove non si poteva staccare e ha provato a curvare mentre la sua Ducati gli stava spiegando che non era possibile iniziare a piegare.

DUCATI, DOPPIO KO - Dopo la caduta di Davies, la gara ha cambiato musica, perché Rea ha iniziato la sua rimonta. Lentamente ma insesorabilmente, il nordirlandese si è avvicinato al comando della corsa. Giugliano ha provato a seguirlo, finendo al tappeto e completando la giornata nera della Ducati. Sykes, come spesso accade, non è riuscito a fermare Rea, che, quando ci sono dei punti in palio, non solo si dimostra il pilota da battere, perché è l'unico che ha la corretta visione della corsa.

HAYDEN TORNA IN ALTO - A Laguna Seca, tutti si aspettavano molto da Nycky Hayden, che non ha sbagliato nulla e, spremendo la sua Fireblade fino in fondo, si è guadagnato il terzo gradino del podio, davanti ad Alex Lowes e alla sua Yamaha R1, un progetto giovane che ancora è alla ricerca di prestazioni e risultati. Quelli che mancano anche alle Aprilia gestite dal team Iodaracing, che sta scoprendo di avere un giovane pilota in crescita (Lorenzo Savadori, sesto) e un pilota esperto (Alex De Angelis, nono) che è ancora alla ricerca della forma fisica ideale e della velocità di una volta e ha ha ancora tanta strada da fare per raggiungere i suoi obiettivi.

COSA ASPETTARSI DA GARA 2 - Domani si replicherà con gara 2 ma, visti i valori in campo, sarà difficile sperare in qualcosa di diverso. Davies è veloce ma per mantenere il passo delle Kawasaki è costretto a guidare al limite, a volte oltre il limite... Vale lo stesso discorso per Giugliano. Sykes è un fenomeno della Superpole ma in gara Rea ha una marcia in più. Gli altri, sono un gradino sotto, con Hayden che, a "casa sua" comanda il plotone degli inseguitori.

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