SBK: finché si è corso, è stato più bello che mai

SBK: finché si è corso, è stato più bello che mai© Getty Images

Un solo round, il più spettacolare da almeno dieci anni. Dopo Phillip Island e prima del Coronavirus, vogliamo tutti che i motori si riaccendano. Presto

17.03.2020 13:54

Ducati - Redding power


Non bisogna ricordare sempre che nel 2019 la Panigale V4 R debuttò con tripletta e Bautista di un altro pianeta. In un anno, le cose sono cambiate e la SBK è - come già detto - più equilibrata. Il campione in carica del British Superbike è arrivato nel mondiale con gli occhi della critica puntati, in Australia ha soddisfatto le aspettative. Abbastanza.

Perché "abbastanza"? Proprio poiché in tanti hanno paragonato l'esordio di Scott a quello di Alvaro dell'anno precedente. Errore da non fare. Nel frattempo, la concorrenza è cresciuta e la Rossa ha perso (già da metà campionato 2019) parte del vantaggio motoristico concesso dal regolamento. A Phillip Island, Redding ha studiato cosa e come fare. Vedrete che nei prossimi round l'inglese attaccherà. Per quanto riguarda Davies, si attende una sua rezione. E pure presto: il contratto del gallese scade a fine stagione. 

BMW - Lepre o asino?


Le doti velocistiche di Sykes sul giro secco hanno consentito alla S1000 RR di partire dal palo di Phillip Island. Tutto bene, sino a lì. Più avanti, le "solite" magagne. Tom e la sua BMW a far da gambero, posizioni perse ed un risultato finale di poco migliore dal neo acquisto Laverty.

La moto tedesca mangia le coperture come Pac Man e lo stile di Tom (sembra) troppo aggressivo. C'è da dire che, in aggiunta a questa analisi, gran parte della responsabilità vada attribuita alla gestione elettronica, non ancora fine e sofisticata quanto quella Kawasaki. Un ulteriore problema, l'infortunio di Eugene. Il team anglo - tedesco è partito fortissimo, ha continuato lentamente. Per compiere un salto di qualità serve un aiuto da Monaco di Baviera.

Honda - Bene ma non benissimo


HRC da tutte le parti. Sulla Fireblade, sulle tute dei piloti, nel garage, sui camion. Ovunque. E quanti giapponesi! Non vedevamo così tanti nipponici sin dai tempi di Holly & Benji. La nuova CBR RR-R è una bomba stradale, non ancora esplosa nel mondiale, malgrado l'obiettivo sia il titolo. Per quale motivo la Casa dell'ala dorata sta faticando?

Perché la preparazione richiesta dal regolamento tecnico ed il relativo sviluppo portano via tempo, chilometri e... soldi. Il denaro non è un problema da quelle parti, però l'esperienza in pista è stata ridotta. Pochi test invernali per Haslam e Bautista, un solo round disputato. Con qualche - pallido - raggio di sole ad illuminare le relative prestazioni. La nuova alba Honda sta tardando ad arrivare, ma non sembra poi così distante. In teoria. Le prossime corse diranno la verità.

SBK: Top&Flop Australia 2020 - VIDEO

Indietro

2 di 2

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi