Lavilla: “In questa difficile situazione non c'è un vincitore”

Lavilla: “In questa difficile situazione non c'è un vincitore”©  GPAgency

Gregorio continua senza sosta il suo lavoro, nella speranza che le cose migliorino: "Noi vogliamo che tutti siano in buona salute, poi torneremo nel paddock ad abbracciarci"

27.03.2020 11:18

Un comunicato ufficiale, nella speranza di tornare presto in pista. Perché in realtà, il lavoro di Gregorio Lavilla - Direttore Esecutivo Dorna in SBK - non si è mai fermato. L'emergenza dettata dal Covid-19 ha imposto uno stop, nel quale dover riorganizzare tutto il calendario 2020. 

Nella nota, è bello leggere alcuni passi della carriera di Greg, Partendo dal 1998: il pilota catalano guidava una Ducati 916 gestita da Ferdinando De Cecco che, sentito da noi a parte, ne ricorda i bei momenti: "Ci impegnammo tutti al 100%, sia nel lavoro a casa che nei weekend iridati. Era molto bello avere Lavilla in squadra, lui era giovane io... un po' meno, infatti, tra noi si instaurò un rapporto di stima e anche di amicizia. Non dimenticherò mai i podi centrati ad Albacete e Kyalami. Co tanti rivali ufficiali, noi 'piccolini' eravamo come Davide contro Golia. Porto con me ancora le soddisfazioni vissute al momento".

L'esperienza "privata" lanciò Gregorio nel team Kawasaki ufficiale, in annate in cui egli colse fantastici podi e pure momenti meno belli, come l'infortunio patito a Monza, dopo un volo alla Variante Ascari. Nonostante ciò, con determinazione e volontà, per lui il ritorno in sella si rivelò foriero di bei risultati, ancora con la Ninja ZX-7RR e poi con la Suzuki GSX-R del team Alstare Corona di Francis Batta: "Grande squadra, bella moto, gare divertenti e sempre nel mio cuore" ribadì più volte lo spagnolo quando capitò di riparlarne. Sino ad un altro cambio: il volo verso il British Superbike, posto nuovo e da scoprire, con pista davvero insidiose: "Sì, tutti pensano che, per esempio, di Cadwell Park sia solo il salto il punto difficile. Naaa, io vi dico che il passaggio nel bosco e la lunga e stretta discesa siano anche peggio. Prese le misure ad ambiente e tracciati, arrivarono poi i grandi risultati. La mia 999 Ducati ed il team Ayrways mi portarono al titolo, che io cercai con tutte le mie forze”.

 Le memorie più “rodate” ricorderanno il pilota di Hospitalet de l’Infant al via della 250GP, una apparizione in 500 con punti presi e quattro Gran Premi in MotoGP. Era il 2004, la Suzuki GSV-R gommata Bridgestone fu portata in gara da Greg a Barcellona, Brno. Phillip Island e Valencia.

Il dirigente Dorna, nel comunicato spiega come la situazione sia difficile: “Non c’è un vincitore in questo situazione, noi vogliamo sperare che le persone siano in buona salute. Solo dopo torneremo alla normalità e alle corse. Abbiamo lavorato per riorganizzare il calendario: non prevediamo gare aggiuntive nel singolo weekend: se occorrerà rinunciare ad uno o due round, lo faremo. A noi importa tornare ad abbracciarci presto nel paddock, offrendo spettacoli come quello visto a Phillip Island”.

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