Vent'anni fa: Chili sul podio a Kyalami

Vent'anni fa: Chili sul podio a Kyalami

"Frankie" si piazzò sul terzo gradino del podio di Gara 2 in sella alla Suzuki, alle spalle di Noriyuki Haga e Colin Edwards

31.03.2020 17:46

Esattamente 20 anni, nel weekend dell’01-02 aprile del 2000, Pierfrancesco Chili compiva la sua impresa al via della stagione del mondiale Superbike, cogliendo un podio in sella alla Suzuki in Gara 2 a Kyalami, in Sudafrica, dopo un quinto posto in Gara 1.

Già: il Sudafrica all’epoca ospitava il primo round della stagione: l’Australia seguiva tre settimane dopo. Il primo a qualificarsi in griglia fu Troy Corser su Aprilia, con Colin Edwards su Honda e Car Fogarty su Ducati a completare la prima fila dello schieramento di partenza, mancata di circa 3 decimi da Pierfrancesco Chili, autore del quarto tempo, in seconda fila insieme a Noriyuki Haga e Gregorio Lavilla.

Al via c’erano anche tanti altri italiani:  Giovanni Bussei, undicesimo tempo, Alessandro Antonello, quattordicesimo davanti a Vittoriano Guareschi, Marco Borciani, diciottesimo, Mauro Sanchini ventesimo davanti a Alex Gramigni, Igor Antonelli, il papà di Niccolò, ventitreesimo, e Massimo De Silvestro ventisettesimo.

Per Pierfrancesco Chili fu un weekend impegnativo, costellato di problemi tecnici, ma alla fine la GSX-R riuscì a dargli delle belle soddisfazioni con un quinto e un terzo posto.

Il manometro e l’elettronica


Un problema era stato dovuto addirittura all’altitudine: il circuito è infatti a 1.500 metri. Si era guastato il manometro con il quale la squadra controllava la pressione delle gomme: così per tutta la giornata del venerdì Frankie girò senza capire perché non riusciva a dare il massimo. Il giorno dopo, invece, arrivarono dei problemi elettrici sulla moto con il propulsore più evoluto.

Alla fine, Chili corse con la moto meno performante ma più affidabile. All’epoca le due gare si disputavano nella stessa giornata, e fra gara1 e gara2 Chili cambiò l’assetto della moto, peggiorando addirittura la situazione: il chattering era forte e gli impedì di attaccare i due leader.

Nei primi giri di gara2, infatti, il bolognese seguiva come un’ombra Haga e Edwards, rispettivamente al primo e al secondo posto, facendo pensare ad una possibile vittoria. La pista, del resto, gli si era rivelata già una volta favorevole, perché 9 anni prima, nel 1991, Chili aveva vinto una gara internazionale con l’Aprilia 250, sul bagnato.

Chili arrivò terzo al traguardo, particolarmente stanco per i problemi che aveva incontrato nel weekend, ma alla fine soddisfatto di quel risultato.

Le gare


Per la cronaca, in Gara 1 Colin Edwards con la nuova Honda VTR 1000 gommata Michelin siglò subito una vittoria davanti a Noriyuki Haga sulla Yamaha R1 gommata Dunlop. A completare il podio della prima gara fu un Carl Fogarty ancora dolorante alla spalla destra per un recente infortunio. Corser, dopo la pole, portò l’Aprilia due volte al quarto posto.

In Gara 2 Haga s’impose davanti a Edwards, mentre Carl Fogarty incappò in una strana caduta, che lo stesso campione del mondo in carica non riuscì a spiegarsi.

Dopo Chili, il miglior italiano a Kyalami fu Giovanni Bussei (nella foto con il numero 35), autore di un dodicesimo e un undicesimo posto, mentre Alessandro Antonello (con il numero 30) mancò la zona punti in Gara 1 per centrare la top ten in Gara 2.

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