SBK, Lavilla dà il “via libera” ai motori quattro cilindri da 1100cc

SBK, Lavilla dà il “via libera” ai motori quattro cilindri da 1100cc© Aprilia Racing

Il regolamento tecnico attuale del mondiale dedicato alle moto derivate di serie potrebbe essere ritoccato presto: "Magari con cilindrate sino a 1200" come Gregorio ha svelato

01.05.2020 12:38

Assente dalla SBK mondiale, Aprilia vorrebbe rientrarne presto. Va bene, ma con quale modello? La RSV4, gloriosa e vincente, gode di un progetto base competitivo, ma lascia il passo alle più moderne avversarie.

Una nuova moto progettata da Noale sarebbe l’ideale per tornare nella serie iridata delle derivate, oppure... la versione da 1100 centimetri cubi.

Presente sul mercato, la quattro cilindri veneta “maggiorata” è ammessa al regolamento tecnico del CIV 2020: Savadori, Ponsson. La Marra e Russo potranno fruirne, con relative modifiche concesse dal regolamento stesso. Lo stesso Eddi, la portò in gara a Vallelunga nel 2019, rimanendo fuori classifica con la ospite speciale "alata".

Potrebbe essere una idea buona anche per il mondiale? Ha risposto alla domanda di Speedweek Gregorio Lavilla:Vogliamo impedire in ogni circostanza che un produttore non possa essere presente solo perché le nostre regole non lo consentono - ha detto il dirigente Dorna - e si pone la questione se sia giusto per gli altri produttori che stanno sviluppando un nuovo modello secondo le regole attuali".

Insomma, l’organizzatore del campionato è interessato a motorizzazioni “elasticizzate”, cioè, con cilindrate che si possono ritoccare in base alla Casa costruttrice: “Ma può anche essere che la capacità cubica aggiuntiva non offra un vantaggio in termini di prestazioni, come possiamo vedere nella serie 300” ha aggiunto Greg, ed ha ragione: già nel passato, non era sempre detto che i modelli da 1000 bicilindrici avessero la meglio facilmente dei quattro cilindri 750.

Sempre Lavilla, ha continuato: “Nella piccola categoria, abbiamo una buona conoscenza delle regole di equilibrio. Queste regole devono adattarsi, non è facile implementarle ed il processo necessita di tempi di consegna adeguati. Ecco perché non voglio impegnarmi a 1100 ccm, potrebbe anche essere di 1200 ccm o più. Dobbiamo tenere conto del fatto che cose come la guidabilità e le emissioni sono importanti nei modelli di produzione oggi e lo spostamento stesso non è più l'unico criterio. Anche i prodotti di massa devono essere poco costosi oggi, ma avere comunque una certa prestazione”.

Per quanto concerne le classi, saranno ancora tre:Garantiremo tre categorie in cui sia assicurare una relazione giusta tra prestazioni e peso. Dobbiamo trovare il miglior compromesso possibile per lo sport nell'interesse dei produttori di motociclette. Grazie alle regole di equilibrio di oggi, abbiamo gli strumenti giusti per questo, che ci consentono di accettare nuovi concetti più facilmente. Sarà utile per il nostro campionato se affrontiamo l'argomento senza preconcetti né limiti”.

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