SBK, i colpi di mercato più importanti degli ultimi dieci anni

SBK, i colpi di mercato più importanti degli ultimi dieci anni

Rea in Kawasaki ma non solo. Dal sodalizio felice Biaggi - Aprilia fino a quello complicato Melandri - Aprilia, passando per la favola di Checa con Althea ed il lungo idillio Davies - Ducati Aruba

07.01.2021 10:37

 

(2013) Una vittoria a sorpresa: Guintoli ed Aprilia

Partito Max Biaggi, in Aprilia si cerca un sostituto da affiancare a Eugene Laverty, e la scelta ricade su Sylvain Guintoli, trasferitosi tra le derivate di serie da tre stagioni. Il francese si adatta rapidamente alla RSV4, vincendo già la prima manche del primo round stagionale, per poi salire sul podio per altre quattro manche consecutive. Nel corso della stagione non arriveranno altre vittorie, ma i tanti podi del francese (insieme ai punti ottenuti da Leverty) permetteranno ad Aprilia di festeggiare il titolo costruttori.

L’anno successivo Aprilia decide di separarsi da Laverty, accogliendo il figliol prodigo Melandri, campione 250 con la casa di Noale nel 2002 e desiderosi di cogliere il suo primo alloro in SBK. Il romagnolo però incappa in alcuni e decisivi zeri, mentre il suo compagno Guintoli è una vera macchina da risultati, tanto da riuscire a completare tutte le manche in calendario: saranno solo cinque le vittorie per il francese, di cui due nell’ultimo e decisivo round del Qatar, che permetteranno al numero 50 di conquistare il suo primo (sorprendente) titolo mondiale.

(2014) Davies e Ducati: ad un centimetro dal sogno

Una dei matrimoni più lunghi della recente storia della Superbike. Chaz Davies entra a far parte del team ufficiale Ducati (tornato dopo l’assenza dell’anno precedente) nel 2014, dopo due stagioni in categoria tra Aprilia e BMW. Le aspettative non mancano, ma l’annata porterà in dote solo quattro podi e la sesta posizione finale.

Nel 2015 entra in scena Aruba, nella persona di Stefano Cecconi, che prende le redini di quello che diventerà il “team clienti a forti tinte ufficiali” di Ducati. Davies in questa “nuova” struttura rinasce, e coglie per ben tre stagioni su quattro (2015, 2017 e 2018) il secondo posto in campionato, sempre alle spalle di un fenomenale Jonathan Rea, con l’intermezzo della terza piazza ottenuta nel 2016, dove domina il finale di stagione conquistando le ultime sei manche.

L’arrivo della Panigale V4 non aiuta Davies, che nel 2019 fatica non poco, mentre mostra segnali di ripresa nel 2020, anno in cui però si interrompe il suo idillio con il team Ducati Aruba, senza essere riuscito a centrare quel tanto sognato ed agognato titolo mondiale. Che il 2021 possa regalare sorprese?

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