SBK, Ducati Aruba si presenta: attacco a due punte per il titolo

SBK, Ducati Aruba si presenta: attacco a due punte per il titolo

Svelata la livrea delle Panigale di Rinaldi e Redding. Michael: "Torno in famiglia, gli obiettivo crescono e voglio insegurili". Scott: "La mentalità è il mio punto forte, ora parto alla pari degli altri"

23.03.2021 ( Aggiornata il 23.03.2021 15:37 )

La stagione in pista del team Ducati Aruba è iniziata ormai da alcune settimane, ma nessuna stagione che si rispetti si può definire iniziata senza l’adeguata presentazione, che nel caso del team ufficiale della casa di Borgo Panigale è andata in scena quest’oggi, ovviamente in forma virtuale per il perdurare della crisi Covid.

Ad aprire le danze è stato ovviamente Stefano Cecconi, Team Principal della struttura ufficialmente legata a Ducati. “Dal 2015 rappresentiamo Ducati in veste ufficiale – conferma Cecconi – e anno dopo i nostri risultati sono migliorati, sino alla seconda e terza piazza dello scorso anno: ora manca solo un ultimo passo in avanti, che vogliamo mettere in pratica".

Cecconi può quest’anno riabbracciare il suo pupillo Michael Rinaldi, che incarna il principale elemento di novità della stagione Ducati. “Con Michael abbiamo fatto un lungo percorso, partito dalla Stock1000, dunque è bello vederlo ora nel team ufficiale. L’anno scorso ha raccolto ottimi risultati in un team satellite, ed ora sono sicuro che potrà migliorare ancora”.

La parola ai piloti


Un pensiero quello di Cecconi facilmente rintracciabile anche nelle parole dello stesso Rinaldi, consapevole di avere tra le mani l’occasione più grande della sua carriera (finora). “Il 2020 è stato un anno da ricordare per me, complice la mia prima vittoria, ma ora gli obiettivi crescono e voglio inseguirli. Tornare in questo team, che per me è una famiglia, è un onore, e rappresenta anche la bontà del lavoro di entrambe le parti. Quest’anno penso che ci divertiremo e ci toglieremo diverse soddisfazioni”.

Impossibile poi dimenticarsi (per varie ragioni) di Scott Redding che, dopo aver positivamente impressionato nella sua stagione da debuttante, ha decisamente le idee chiare circa il suo obiettivo stagionale. “Sentire il supporto ufficiale di Ducati per è importante, ed anche per questo il 2020 è stato un anno speciale. Dopo una stagione conosco tanti dettagli in più legati sia alla moto che al campionato, che mi permetteranno di partire alla pari con i miei avversari. Il mio punto forte credo sia la mentalità, con la quale voglio inseguire il titolo sino alla fine”.

La carica delle alte sfere


Non è mancato poi l’incitamente dei vertici di Ducati Corse, a partire dall’amministratore delegato della casa bolognese Claudio Domenicali. Ducati è abituata a stare al centro dell’attenzione, basti pensare che la Panigale V4R rappresenta la moto più da corsa tra quelle disponibili al pubblico. In Superbike la collaborazione con Aruba perdura in maniera proficua da alcuni anni, con ottimi risultati. I piloti? Mi piacciono sia dentro che fuori dalla pista”.

Gli fa eco Gigi Dall’Igna, padre spirituale e non di tutte le Ducati che scendono in pista sui circuiti di tutto il mondo. “La stagione 2020 è stata emozionante, e vedere entrambi i nostri piloti lottare per le posizioni di vertice è motivo di grande soddisfazione ed orgoglio per tutta Ducati Corse. Quest’anno con Scott e Michael sono certo che saremo molto competitivi: riusciremo a fare un altro passo avanti e a migliorare ulteriormente le prestazioni delle nostre moto”.

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